Viene Gennaio silenzioso e lieve... (cit. Francesco Guccini)

 

Così si ricomincia con un nuovo anno e con questo pezzo di campionato da incollare all'altro, perché di tutt'uno si tratta, anche se era stato vissuto meglio e con vera continuità l'anno scorso e aveva riempito le giornate tra le due importanti festività concedendosi al nostro entusiasmo ed alimentandolo, tra un banchetto e l'altro, tra un brindisi e l'altro, sovrapponendo le imprese dei nostri eroi(!) calcistici agli auguri da fare a chiunque, non dimenticandosi, come invece accade quando il campionato è spento, della fede calcistica di chi li riceve, per solidarizzare se affine, per criticare se contrario, scorporando dagli auguri di un felice anno nuovo quella parte derivante dalle imprese della sua squadra, a maggior ragione se una diretta rivale, e privandolo, potenzialmente, di una parte di illegittima (per noi) gioia. Cosa che verrà contraccambiata con la stessa menomazione nei nostri confronti. Comunque, tutto, possibilmente fra sfottò e simpatiche battute.

 

Le assenze...

 

Non sono le assenze per infortuni o cessioni invernali di cui voglio parlare, mentre ci si rivolge al nuovo anno riempiendolo di aspettative, com'è giusto che sia, come viene ricordato da un bravo utente che arricchisce questo sito con i suoi pregevoli interventi, voglio volgere un po' lo sguardo all'anno passato giusto perché, parlando di pregevoli interventi, ed essendo io più lettore che scrivente, per indole e consapevolezza dei miei mezzi, mi accorgo dei silenzi causati da certe assenze, come quella di "1942pipporossonero" e delle sue storie, spesso a narrarle immerse in una Milano che non conoscevo ancora, in un periodo suo, o come quella di "Underdog" e il suo modo personale (originale) di esporre le sue vedute, o il lungo silenzio di "quadramara, di cui mi colpiva (non stupiva) piacevolmente la signorilità nel vivere le differenze calcistiche.

 

Che volete(?!): è giusto guardare avanti, ma ogni tanto io mi distraggo e cerco di non perdere nulla del buono che ho già "vissuto", così, sperando di rivedere sotto qualche scritto i loro nickname, mi piace ricordarli, magari stimolandoli, se dovessero essere tra i pochi che mi leggono, a regalarci di nuovo qualche loro contributo.

 

 

Il ritorno di Ibra...

 

L'argomento del momento, quello che viene letto da qualcuno come fosse lo scossone atteso, l'augurio volato in aria con un tappo di spumante, o represso nella mano, a tutela di lampadari e ospiti, versato nei bicchieri e fatto scivolare in gola, soffocando un ultimo commento di fede rossonera, o altrove guardato con sufficienza, perché privilegiati da posizioni in classifica più consone al blasone della squadra per cui si tifa, ma comunque citato.

 

La simpatica canaglia è arrivata dopo essersi fatta bene i conti in tasca e avendo valutato che altre sirene più promettenti erano silenziose di lusinghe. Questo non per fargli torto, ma per restare tutti con i piedi per terra e mettendoci anche il peso dei suoi 38 anni. Anche con queste considerazioni, però, e con una convinzione un po' annacquata della dirigenza milanista, questo arrivo è da considerarsi un bel modo di rifiatare e di dare una scossa vera all'ambiente.

 

Il ragazzone è forte, fisicamente e tecnicamente, e sulle bancarelle, e a quel prezzo, non vi era, in questa fredda parte dell'anno, nulla di meglio da portarsi a casa in fretta. Non credo gli si chiederà di correre come a vent'anni ma di presenziare con tutta la sua personalità straripante a compensare qualche carenza caratteriale in una squadra che mi stupisce in negativo, perché la immaginavo nelle prime posizioni e la accredito ancora di potenzialità non bene espresse, sinora. Può reggere questo compito? Io credo di sì. Ci scommetterei persino, se ci fossi portato. Ci ha scommesso lui e non è tipo da dire tanto per...

 

 

L'Atalanta. Che sogno!...

 

Beh, dovessi sognare qualcosa, visto che è la squadra che, venuto a mancare il Napoli sarriano, mi diverte di più, mi piacerebbe vederla inopinatamente giocarsi una finale di champions. Lo so, lo so: sto solo fantasticando! L'anno scorso avevo accostato all'Ajax, per gioco e presenza in campo, l'Atalanta di Gasperini e quest'anno, dopo le sequenziali sconfitte in coppa, avevo abbassato le orecchie e tenuto basso lo sguardo, in merito ai nerazzurri bergamaschi. Non che i miei nerazzurri, al contrario, mi avessero fatto raddrizzare le orecchie, ma quello è amore incondizionato, malato di tifo, e ci sta.

 

L'Atalanta è un apprezzamento non dovuto a passione cieca, ma a valutazioni oggettive che stimolano il senso del diventimento e dell'immedesimazione da circostanze temporanee e, quindi, non durevole per fede. Però, per un Barcellona-Atalanta varrebbe la pena di farsi crescere i baffi per poterseli leccare con soddisfazione. Non accadrà perché vi sono ben altre pretendenti, tra cui metto una Juve che ancora non sta girando al meglio, ma se uno deve sognare è meglio farlo in grande e con le probabilità quasi nulle. Però...

 

 

Gattuso come Giotto...

 

Non so se qualcuno ha già fatto questa considerazione e che magari, letta, mi si è impressa o è solo un residuo di cazzeggio personale ad essere rimasto impigliato nel filtro. Un Gattuso che ha preso il posto del suo Maestro, saprà fare meglio? Non so che aspettative abbiano i tifosi napoletani dopo che Sarri si è allontanato dalla squadra, stanco di essere spesso pungolato da chi aveva creduto in lui lanciandolo e difendendolo nelle prime avversità vissute, ma, stranamente, disconoscendone il valore perché "non ha vinto nulla", non considerando che, con questa Juve, solo briciole restavano a tavola e allora meglio stringere i cordoni della borsa proprio con quest'allenatore che, a suo credere (ipotizzo io), avrebbe dovuto baciare il terreno dove lui camminava. Beh, i rapporti si erano troppo raffreddati per essere riportati a temperature più ragionevoli che non portassero ad una separazione, purtroppo conflittuale.

Comunque, il fatto di chiamarsi Gennaro, a Napoli avrà pure il suo peso! Gattuso, bravo guaglione del sud, non mi ispira come gioco fin qui espresso e visto quando guidava il Milan, ma bisogna misuralo su questa nuova prova. Nel frattempo ha avuto il tempo per aggiornarsi e, magari, crescere, ma avere ragione laddove ha avuto torto un esperto Ancelotti è cosa non facile, di cui lui non avrà paura ma di cui io dubito. Auguro ai tifosi napoletani che il sottoscritto abbia preso una delle sue cantonate e che il simpatico, nonché incazzoso, Rino li riporti ad essere più competitivi. Ma non contro la mia Inter, permettendo...

 

 

L'Inter di Conte o la vecchia pazza Inter?

 

Napoli che giocherà domani contro la mia Inter. Ci giocherà contando forse in quello che intimorisce noi tifosi interisti: che il passato recenti trabocchi di nuovo e vada a mischiarsi a questa annata, che come altre, viaggia bene ma potrebbe frantumarsi contro la nuova fase del campionato quando, come già accaduto, bisognerebbe dedicarsi ad altri interessi per non doversi fare sangue amaro. Perché ciò non accada faccio affidamento su Conte e sul suo forsennato modo di rapportarsi con le partite ad ogni minimo calo di tensione. Saprà il nostro eroe, che non ha ancora ricevuto il regalo di Natale perché Barcellona è distante per essere recapitato nei giusti tempi e con i giusti modi, ma ha di nuovo a disposizione gente come Sensi, Barella e Sanchez a rimpolpare speranze di cambiamento, condurre questa nuova fase in cui eventuali scivoloni creerebbero turbe psichiche sia negli addetti ai lavori che in noi semplici tifosi?

 

Napoli e Atalanta, belli che di seguito in calendario, sono un test che può tagliarti le gambe ma che può anche darti propellente per la corsa con la Juve. Con la Lazio che continua a correre ad una distanza troppo ravvicinata e che oggi, a Brescia, ha preso tre punti che, se sulla carta sembravano scontati, non sono stati facili da mettere nel carniere, neppure con l'aiuto di un arbitro non proprio in giornata, che ammoniva una trattenuta da una parte ma che a maglie invertite non si sentiva di fare lo stesso, neppure quando le gambe di Tonali venivano fatte oggetto di interesse ravvicinato degli scarpini avversari, e con una squadra in inferiorità numerica...

 

A meno che il buon Nainggolan non riesca a fermare la Juve a Torino, cosa altamente improbabile, sarà un'attesa un po' nervosa a farci da ponte verso la partita di Napoli, che dobbiamo assolutamente vincere, per i motivi sopra elencati.

 

 

Lazio

 

Lazio comunque solida e non imbolsita e sonnacchiosa per i festeggiamenti della lunga sosta, che ha trovato una rivale non arrendevole e con un Tonali che ingolosisce l'Inter, ragion per cui temo che verrà presto acquartierato allo Juventus Center in quel di Vinovo, giusto per non correre rischi.

Lazio che ha una squadra ultra-collaudata, con elementi al di sopra della qualità media e un allenatore giovane e con le idee chiare. Normalmente, come l'Inter, in passato hanno interrotto periodi di corsa con scivoloni imprevisti che li hanno allontanati in modo decisivo da chi si contende la prima posizione, per ripiegare sulla corsa champions (vabbè, diciamo che, Napoli a parte, da qualche hanno è sorte comune a chi non indossa la maglia bianconera ed ha sede a Torino). Chissà se anche per loro vale lo stesso timore di noi interisti e, quindi, le stesse rosee aspettative o se la carta Conte sarà decisiva per noi e per loro, a meno di non pescare un jolly, varrà lo stesso copione oramai imparato a memoria, o il contrario, con mio dispiacere.

 

 

Roma...

 

La Roma non riesco a valutarla ancora. Mi sembra che Paulo Fonseca abbia trovato un assestamento dove possa far esprimere i giovani talenti a disposizione senza correre i rischi delle prime partite. Adesso, ci sarà anche il peso del cambiamento di proprietà che potrebbe appesantire l'aria e creare instabilità a livelli dirigenziali, cosa che potrebbe influenzare negativamente la percezione di stabilità della squadra, se non tutelata adeguatamente e se la nuova società non dirà da subito chi darà continuità all'attuale gestione, magari mentendo in attesa di capire e conoscere, anche solo per mantenere un clima positivo intorno ai ragazzi e all'allenatore.

Saprà anch'essa fare qualche passo in avanti e rincorrere la lepre, almeno per un tratto di strada, prendendo velocità per restare nel gruppo che, comunque, accederà alla prossima champions?

Roma-Torino, questa sera, non può essere fallita, perché la prossima li vedrà sulla strada della Juventus...

 

 

Juve...

 

La lepre, seppure appaiata attualmente all'Inter, resta la Juve. Vero che è suo interesse tenere d'occhio la gestione dei propri giocatori affinché non vi sia moria di risorse proprio quando si riprenderà il torneo con il trofeo più desiderato, cosa che metterebbe in discussione un'ulteriore stagione, Ronaldo o non Ronaldo, ma ha tante e tali risorse che potrebbe utilizzare una corsa a 4 come una benedizione per tenere alta la tensione.

 

Sono ancora in attesa di vedere la mano di Sarri, impressa nella scorrevolezza del gioco e nell'occupazione del campo. Probabilmente altre disamine più accurate lette su questo sito (vedi, anzi leggi, quelle di Gualtiero), per maggiore sensibilità nei confronti della propria squadra, toccano punti dolenti e vedono Sarri come una promessa non ancora mantenuta, dubitando magari che possa mai applicarsi la sua visione di gioco. Io, apertamente, tengo a Sarri, grato di quanto mi abbia divertito alla guida del Napoli e, pur appartenendo alla tifoseria di una squadra che è dichiaratamente ostile a quella bianconera, mi aspetto ancora di vedere sbocciare quel gioco che potrebbe aumentare le chances in campo europeo e far divertire anche me guardando le coppe. Ovvio, tenendo conto che le squadre rimaste a giocarsela hanno un gruppetto ben titolato a contrastare i sogni di gloria dei bianconeri ma, anche quì, sognare non costa nulla e, in questo caso, non c'è bisogno neppure di chiudere gli occhi, per farlo, per i “nemici” bianconeri.

 

Domani Juve-Cagliari potrebbe essere un buon modo per snervare l'attesa di Napoli-Inter e prepararsi bene all'altra partita a Roma contro i giallorossi, dove qualche rischio se lo dovranno prendere.

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Buon divertimento!