"Guadaganavo 800mila lire al mese come operaio nella tappaezzeria di Giampiero Riciutelli e altrettanti me ne dava il presidente dell'Amerina. Calciatori si nasce e io non ci sono nato. Il calciatore cresce passando attraverso i settori giovanili, con gente che gli spiega cosa fare. Io invece lavoravo dalle 6 alle 13, poi mangiavo un panino guidando verso Perugia. E quando mi hanno detto - sarai un giocatore della Ternana - mi sono venuti i brividi. Sono andato sotto la curva del Liberati per togliermi la maglia, guardo la curva per vedere chi conoscevo, e conoscevo un po' tutti. Ad un certo punto vedo pure mio cugino che piange! " 

Riccardo Zampagna ( #calcioscostumato #zampagna) 


Riccardo Zampagna nasce a Terni il 15.11.1974 ed inizia a dare i primi calci al pallone nella squadra del quartiere di residenza, il Borgo Rivo di Terni. Il suo innato talento porta l'allenatore delle giovanili a farlo maturare calcisticamente nella formazione dei dilettanti della vicina Amerina dove permarrà per 5 stagioni e nel '97 farà seguito il suo primo trasferimento nelle fila del Pontevecchio militante in serie D dove collezionerà in quella stagione 22 presenze realizzando 13 reti. Nel settembre dell'anno successivo si accaserà alla Triestina, serie C2, cui seguiranno ben altre 13 squadre nei suoi 19 anni di militanza sui campi di gioco che ne faranno oltre che un attaccante dal ragguardevole score di 171 gol in 504 presenze (con la media di 1 rete ogni 3 partite) un vero circense del calcio nostrano ed uno dei maggiori rapppresentanti di quel "pallone ruspante" ormai in disuso, obsoleto, semplicemente scomparso. L'ex tappezziere ternano girerà l'Italia in lungo e in largo permanendo in varie regioni come la Toscana con Arezzo, Siena, Carrara, l'Umbria con la sua amata Perugia e la natia Terni, la Calabria con Cosenza, la Sicilia con Messina (2 volte) ed il Nord Italia con Brescello, Bergamo e Vicenza. Concluderà la sua carriera in qualità di calciatore nel 2010 all'età di 36 anni mentre era in forza alla Carrarese. Avrà anche l'opportunità di partecipare ad una competizione internazionale quando nell'estate del 2000 l'allora presidente Luciano Gaucci lo trasferì dal Catania al Perugia, ambedue le società erano di sua proprietà, e giocherà l'Intertoto contro lo Standard Liegi anche se i Grifoni vennero subito eliminati.

Ma uno dei giorni per lui più ricordevoli risalirà al 19.9.2004 con il suo esordio in serie A che meglio non sarebbe potuto essere, dato che il Messina riuscì ad espugnare l'Olimpico, e proprio grazie ad un beffardo pallonetto di Zampagna, stabilendo così il risultato finale in una vittoria per i peloritani sulla Roma allenata da Rudi Voller per 4 reti a 3. Ma un'altra ciliegina sulla torta arriverà solo tre giorni dopo quando il Messina guidato da Bortolo Mutti batterà a San Siro il Milan di Carlo Ancelotti (2° quell'anno alle spalle dello scudetto conquistato dalla Juventus ma poi revocato) per 2-1 con un sua pennellata vittoriosa nel finale di gara.  Quella stagione 2004-05 semplicemente favolosa per il Messina con l'allora presidente Pietro Franza gli varrà il 7° posto in campionato, la squadra siciliana mai così forte nella massima serie grazie soprattutto al generoso apporto di gioco e di gol del suo bomber Riccardo Zampagna che in quell'anno, forse il migliore della sua carriera, si contradistinse andando in rete 12 volte nelle 28 gare disputate. Nelle quattro stagioni successive il bomber ternano si trasferirà nel Nord Italia, all'Atalanta per due anni (4 presenze con 20 gol), al Vicenza (16 presenze con 6 gol) e al Sassuolo (61 presenze con 16 reti) e questo suo calo di rendimento, del resto giustificato dal raggiungimento delle sue 36 primavere, lo spinse ad abbandonare la serie A per convolare alla corte di una più tranquilla realtà quale quella della Carrarese, in seconda divisione, governata dal presidente Fabio Oppicelli ed allenata da Francesco Monaco. Sarà la sua ultima esperienza in qualità di calciatore che vorrà vergare nel momento dell'addio con una lettera indirizzata ai suoi cari tifosi.... 

"Sono molto dispiaciuto di lasciare il calcio, soprattutto in un momento così bello per la Carrarese. Ho trovato e conosciuto una città, delle persone e dei tifosi superbi. In soli tre mesi sono tornato quel giocatore importante che conoscevo, per tutto questo vi ringrazio... e mi scuso con tutti i tifosi carrarini... sono certo che la squadra saprà raggiungere, da gruppo solido qual è, traguardi importanti anche senza di me. Il calcio è un gioco di squadra con enormi valori sia umani che tecnici. Sono onorato di essere stato il loro capitano... vorrei ringraziare tutti i compagni per i momenti intensi e speciali trascorsi insieme. Forza Carrarese, forza ragazzi! Non mollate mai!"                         

Riccardo Zampagna ( #calcioscostumato #zampagna#)


Dopo aver rilevato la gestione di una tabaccheria nella sua città natale di Terni il nostro Riccardo, forse per nostalgia, si ritufferà nel 2013 nel mondo del calcio vestendo la tuta di allenatore e gestendo squadre dei campionati minori della regione umbra che lo vedrà per 6 stagioni sulle panchine di Macchie, Voluntas Spoleto, Assisi, Trestina, Trasimeno e Orvietana. Da tre anni a questa parte, per ragioni familiari, se ne è tornato stabilmente nella sua tabaccheria nel centro di Terni dove un mio conoscente alcuni giorni fa lo avrebbe incontrato e al quale avrebbe confidato, quale vecchio tifoso rossonero, di aver scritto su Whatsapp a Gianluigi Donnarumma e per conoscenza anche al suo procuratore Mino Raiola... e siccome Riccardo è un vero amico.. .ve ne vengo a svelare... qualche spezzone...

"Caro Gianluigi, sono Riccardo Zampagna, sono un tifoso milanista, avevo 5 anni quando Gianni Rivera alzava lo scudetto della Stella del Milan... ho giocato sui campi di calcio per vent'anni quanti ne hai tu... ed ho cominciato con 800.000 kire al mese... tu invece con 350.000 euro a soli 16 anni e 8 mesi quando Sinisa Mihajlovic ti fece scendere in campo a San Siro contro il Sassuolo preferendoti a Diego Lopez e da allora di strada ne hai fatta e questo fa onore al tuo talento, al calcio italiano che ti ha subito eletto quale nuovo portiere della Nazionale... i tuoi meriti sono indiscutibili... e ti perdoniamo anche qualche difettuccio, visto che sei così giovane ne avrai di tempo per migliorarti! Ma quello che non ti perdoniamo, e la cosa vale anche per il tuo procuratore al quale girerò questo scritto, è la tua testardaggine nonchè lungaggine a non voler accettare, ora, prima che il puzzle della Champions si sia composto, l'offerta della società che ammonterebbe alla folle cifra di 8 milioni di euro netti a stagione... io nella mia carriera quella cifra la dovrei spalmare praticamente su mezzo secolo... a suon di gol. Sei molto fortunato ad avere quest'impero di soldi alla tua età... ma se vuoi rimanere sotto la porta della Madonnina, se dici di amare il Milan e Milano, caro Gigi... beh! Dalle mie parti circola un detto ternano - chi me battezza m'è compare! - ebbene ti ha battezzato il Milan, ti ha cresimato il Milan (non dirmi che il passaggio da 350.000 euro a 6 milioni di euro non sia una Cresima!). Ora se vuoi sposarti e convivere per sempre con il Milan, dillo adesso, subito, perchè sennò temo che vada a finire... come i Bravi con Don Abbondio! E se questo matrimonio non s'ha da fare, il popolo dei tuoi amati tifosi ti scongiura di prendere una decisione immediata, prima che sia troppo tardi, prima che il tuo eroismo non si trasformi in un assurdo, becero, insensato disfattismo. A beneficiarne sarebbe solo il tuo portamonete.. .ma il denaro si spende e a volte si getta... la gloria invece resta... e resta per sempre! Gigio! Mino! Pensateci bene... molto bene. Un tuo fedele tifoso. Riccardo Zampagna"  *

* (lettera di fantasia n.d.r.)

Un abbraccio.

Massimo 48