Si dice che quando si tocca il fondo, l'unica via d'uscita sia esclusivamente salire in alto. La società interista vede nello "scalatore" Luciano Spalletti l'uomo giusto per la risalita in alto, sia in campionato, sia a livello europeo prima che avvenisse il tracollo societario, dapprima, e quello organico in un secondo momento. Il tecnico nato a Certaldo è gia volato in Cina dove in queste ore starà tenendo un incontro con gli uomini di Suning fra cui il nuovo coordinatore tecnico Sabatini per parlare di futuro e quali sono le mosse giuste da apportare in questo inizio rovente di giugno.

Il nuovo tecnico (già abituato a delle piazze calde) dovrà riuscire a creare un idendità vincente alla squadra, si spera nelle sue doti quasi da psicologo per trovare la chiave che porti l'inizio di un nuovo ciclo, che avrà nulla a che vedere con gli anni scorsi, con l'avvento appunto della nuova società.

Sono stati spesi tanti milioni, malamente a volte, che non hanno portato a nessun trofeo e nessuna qualificazione in nessuna delle competizioni europee. Così si racchiude il primo anno di Suning, la voglia di investire e fare qualcosa di buono c'è, ma iniziare una nuova stagione come quella trascorsa deve essere di insegnamento per chiunque. Mancini non ci ha quasi mai creduto, De Boer si è trovato in un mondo del tutto sconosciuto da quello olandese ed infine Pioli ultimo a pagare degli errori societari che hanno permesso ai giocatori per primi di non crederci più.

Nessuna attenuante quindi per la nuova stagione, tutto si comincia a giugno. Spalletti avrà il tempo necessario per riorganizzare una squadra allo sbando fino ad un mese fà, qualcuno sarà fatto fuori, per dare spazio ai nuovi nomi che il nuovo tecnico chiederà alla società. Pochi, pochissimi i punti fermi in squadra, che avranno il dovere di riportare in alto l' F.C Internazionale di Milano.