Nella gara disputata in data 20/02/19 sono emerse le solite lacune tattiche di Allegri e della sua squadra, che come in Serie A ha difficoltà a macinare gioco proponendo un calcio sterile e lento basato sul singolo. 

Una filosofia di calcio ben lontana dai top club europei, addirittura ben lontana da squadre dal blasone inferiore come l'Ajax: una squadra che se pur abbia perso è uscita a testa altra contro il Real proponendo gioco ed occasioni. Una filosofia di calcio comunque inferiore anche al Cholismo, che in molti definiscono "anti-calcio", ma che negli anni ha inflitto severe punizioni a molti top clubs. 

A Torino la Juventus dovrà vincere con tre gol di scarto, il 3-0 sarebbe il risultato più facile da conseguire e non sarebbe neanche così impossibile da raggiungere, ma per fare ciò Allegri dev'essere meno Allegri e più coach di un top club. 

Punto primo la Juventus deve necessariamente schierare Douglas Costa, esentarlo dai compiti difensivi e dargli carta bianca: ovvero saltare l'uomo e velocizzare le manovre, due aspetti che al buon vecchio Max sembrano non piacere. 
Con la squalifica di Alex Sandro è inutile spostare De Sciglio o Cancelo a sinistra, è più opportuno far giocare De Sciglio e Spinazzola come terzini e mettere Douglas e Cancelo esterni in un 4 2 4 iper offensivo che deve tentare di andare in vantaggio di due gol già nel primo tempo. 
Senza Diego Costa, l'Atletico perde molto in fase offensiva, e la Juventus potrebbe anche provare l'azzardo di giocare a 3 dietro (Chiellini- Bonucci- De Sciglio) durante la fase di attacco e far salire anche Spinazzola che ha dimostrato di avere spinta. 
La Juventus dovrebbe sacrificare Matuidi perdendo le sue incursioni per tenerlo accanto a Koke, dai cui piedi partono la maggior parte delle giocate dell'Atletico. Sicuramente è una forma di suicidio se fatta male, ma la Juventus non ha molto da perdere e vista la mentalità del Cholismo sarà molto più difficile per la Juve vincere se arriva all'intervallo sullo 0-0. 
Nel secondo tempo, se come l'anno scorso a Madrid, la Juventus si dovesse trovare in vantaggio di due gol dovrebbe togliere De Sciglio (abbassando Cancelo) e far entrare uno tra Bernardeschi e Dybala per sfruttare le ripartenze e far entrare Can per dare fisicità, magari al posto di uno stremato Matuidi che per 60 minuti ha morso sulle caviglie di Koke. 

Secondo punto è il pressing, di loro i giocatori del Cholo buttano palla avanti. Se pressati e senza la torre Diego Costa (che ieri sera ha praticamente preso ogni pallone) i difensori juventini dovrebbe avere più facilità nel recuperarla rispetto alla scorsa partita. 

Terzo ed ultimo punto: cambi di gioco e manovra più veloce. Ieri sera Cristiano era l'unico ad accellerare la manovra e a smistare velocemente, i giocatori della Juventus facevano troppi retropassaggi e aprivano poco il gioco. Nonostante Godin e Guimenez siano forti di testa, la Juventus deve provare a crossare di più, Mandzukic e Ronaldo sono due ottimi saltatori e sia Cancelo che Douglas sono dotatit di ottimo tempo d'inserimento. Come contro il Madrid, Douglas Costa è chiamato a scardinare la fascia sinistra dell'Atletico (Felipe Luis non sarà Marcelo in fase difensiva, ma non sembra neanche nulla di più di un buon terzino) e cercare Manzukic sul suo amato palo (dove segnò una doppietta) o offrire l'approccio alla conclusione di Ronaldo. Cancelo è chiamato a fare lo stesso a desta e tenere inchiodato in fase difensiva Juanfran (o Arias). 

L'impresa non è facile, a tratti difficile. Ma se la Juventus inizia a saltare gli uomini e a proporsi (a differenza dell'andata), il castello difensivo del Cholo basato su due doppie linee compatte dovrebbe quanto meno cedere un po'.