Gli esseri umani, come lo sono i tifosi, non sono mai contenti. Si producono in geremiadi bibliche quando un giocatore della propria squadra torna da un impegno in nazionale ed è stanco, acciaccato o rotto. Se, tuttavia, il c.t. di una nazionale si permette di escludere uno dei propri beneamini, scoppia lo scandalo. Ed è quello che sta succedendo tra i tifosi per la mancata convocazione di Tomori nella nazionale inglese che disputerà i mondiali in Qatar. 
Sì, gli essere umani hanno la faccia di tolla di non essere mai contenti. Tomori finora è stato sfruttato oltre i limiti della sostenibilità psicofisica, avendo saltato, di fatto, solo le partite che è stato costretto a non disputare. Purtroppo, l'ossessione di Pioli per un gruppo di giocatori, quelli che considera i suoi pretoriani, non prende in considerazione l'idea che un atleta possa aver bisogno di rifiatare o che dietro quei giocatori deve esserci gente ben rodata da un po' di presenze per subentrare in caso di necessità. 

Ora, almeno a mio avviso, sarebbe logico benedire Southgate per aver regalato al Diavolo Tomori, un giocatore cui farà solo bene allenarsi e rilassarsi al caldo sole autunnale di Dubai. Qualche anno fa, Vasco Rossi cantava che al Diavolo non si vende, ma si regala. E Southgate ha fatto proprio quello nel momento in cui ha regalato Tomori ai rossoneri per il mese e mezzo che seguirà.
In tal senso, riteniamo che sia stato altrettanto positivo che il c.t. belga non abbia convocato Origi, la cui preparazione è stata disturbata da un infortunio capitatogli al Liverpool, con uno strascico di infiammazione tendinea che lo ha reso realmente disponibile in rossonero solo da ottobre. Anche qui, non pensate che una preparazione regolare, tranquilla, al sole di Dubai finirà per fargli bene? Mettiamoci anche Saelemaekers, a rischio convocazione ancora solo per una settimana. Si sta riprendendo da un bel guaio contratto contro il Napoli, se ricordate. Se rimanesse col gruppo, sarebbe oro colato a 24 k. Lo stesso discorso, del resto, vale per Maignan. La tentazione di essere in Qatar avrebbe potuto consigliarlo male e spingerlo a forzare il recupero.
Al Diavolo non si vende, si regala e questi sono 4 regaloni, Saelemaekers compreso, come si è detto.

Ma esaminiamo poi i convocati rossoneri per la rassegna iridata: Theo Hernandez, Olivier Giroud, Simon Kjaer, Rafael Leao, Charles De Ketelaere, Fodè Ballo-Tourè, Sergino Gianni Dest.
De Ketalaere ha un gran bisogno di trovare entusiasmo. La critica di parte avversa lo attendeva al varco per poter dire che era un flop, il ragazzo lo ha percepito e si è incartato. Questo in sé potrebbe essere un capo di accusa, chiariamo, in quanto un giocatore di grande livello deve essere in grado di resistere alle pressioni. La storia del calcio è piena di talenti che, messi alla prova del fuoco, hanno sentito le gambe fare giacomo-giacomo. Il fatto di essere stato convocato dal suo c.t., però, potrebbe essere un'iniezione di fiducia. Henry alla Juventus iniziò come lui e perfino un intenditore come Moggi smise di crederci. All'Arsenal, poi, è stato uno dei migliori del mondo.
Ballo-Touré e Dest hanno un gran bisogno di giocare e, se la rassegna iridata dovesse dargli la chance, si ritroverebbero a raccattare quel minutaggio ad alto livello che nel Milan, per il ruolo di riserve, non possono avere.
Il problema si pone per Theo e Giroud, che hanno giocato tanto e sono in una nazionale che, presumibilmente, andarà abbastanza avanti. La Francia è campione in carica, del resto. Sarebbe stato meglio rigenerarli a Dubai e chi se fregava se qualcuno faceva notare che non erano nella loro nazionale. Avere i giocatori che girano il mondo rischiando gli infortuni è la classica soddisfazione di Tafazzi. 
Anche Kjaer ha un'età che avrebbe consigliato impegni meno gravosi, ma tant'è. 
Leao è un rebus. Conviene che faccia un grande mondiale, così... per convincere qualcuno a staccare un assegno superiore ai 100 milioni, oppure conviene che sia un flop in maniera che le quotazioni scendano e firmi il contratto a condizioni umane? Non ci nascondiamo dietro a un dito: nessuno ha offerto dai 100 milioni cash in su. Se fosse successo, state certi che il portoghese sarebbe stato già ceduto e, quindi, non credete alle cifre che circolano sui giornali o in rete. Al massimo può essere stato quotato una cifra tot, ma poi le altre società hanno cercato di inserire come contropartite gli esuberi, che Pioli non avrebbe schierato neanche morto. Avrebbero fatto la fine di Adli e Vrancx, e avrebbero anche gonfiato il monte ingaggi. Personalmente, spero che faccia un mondialone e che una società piena di soldi si decida a portarlo a casa ora senza aspettare la fine del campionato 2023-24 per averlo a 0. Amo questo giocatore, ma per me vale il detto di Groucho Marx secondo cui nella vita ci sono cose più importanti del denaro, ma costano tutte un mucchio di soldi.

Vedremo, ma ora dobbiamo notare che dopo Spezia e Cremonese si è incrinato il mito della infallibilità di Pioli. Oddio, se leggete qua e là, sembra che i rossoneri abbiano perso quei match, mentre ne sono usciti con 4 punti, tutto sommato dignitosi. Certo l'Inter ha vinto 6-1 contro il Bologna, ma alla fine, come le goleade dello scorso anno, varranno 3 punti in classifica e la differenza reti vale solo in caso di arrivo a pari punti e a parità di scontri diretti. E poi, almeno fino a questo turno, solo in Napoli ha fatto meglio del Milan, beati partenopei! Resta, comunque, che finalmente qualcuno sta notando che spesso Pioli schiera formazioni incomprensibili o prende decisioni incomprensibili in corso di partita.
Chiariamo, anche se può apparire il contrario, che non sono un detrattore di Pioli in assoluto. Il modulo di gioco usato nei 2 anni e mezzo precedenti ha dato più vantaggi che svantaggi e ha contribuito in maniera concreta alla conquista dello scudetto. Quando, inoltre, la situazione si fa nera, come dopo Milan-Chelsea, Pioli dà il meglio di sé, quasi che avesse bisogno di veder la morte (sportiva ovviamente) in faccia per non fare fesserie. Nel momento in cui la fase triste è alle spalle, al Pioli-Jeckyll subentra il Pioli-Hyde.
Questa seconda versione del tecnico è convinta che ogni giocatore possa essere reinventato dalla fantasia creativa di un allenatore. Qualcuno sta notando, fra l'altro, che Diaz fa molto, ma all'atto pratico si rivela inconcludente. Certo, ma perché Pioli, che ne è il mentore peraltro, si è convinto che deve partire da lontano alla Zidane, mentre Diaz è molto più simile a Paolo Rossi. I gol contro Juventus e Cremonese ricordano il compianto Pablito che rubò palla e andò a segnare contro Valdir Perez nel Mundial del 1982.
La versione Pioli-Hyde, inoltre, per quanto a parole dica di aspettare tutti quelli che non fa giocare, di fatto, sembra aspettarli... sperando che non arrivino. Thiaw è nazionale under-21 della Germania, una nazione di primissimo livello calcistico, cosa cribbio va aspettato? Se lo avessero preso gli altri, sarebbe titolare o giocherebbe molte partite e, se si dice che è giovane e può sbagliare, vi chiedo: quante cavolate ha fatto il super-impiegato Tomori in questa stagione?
Sarà una coincidenza, ma al Milan ci sono giocatori che scompaiono al primo accenno di crescita. Hauge salvò la ghirba al Milan pareggiando nel finale un match in casa contro la Doria. Saltò tutte le partite dei successivi 50 giorni e si vide offrire la cessione. Adli ha disputato un signor pre-campionato poi, nelle ultime sgambate, si è visto relegare fra le riserve. Vrancx ha fatto qualche apparizione in cui ha ricevuto apprezzamenti, poi nulla come se avesse toppato. Kerkez a gennaio fu aggregato qualche giorno per poi essere mandato via a fare la fortuna dell'AZ di Alkmaar (che ringrazia ancora chi gli ha fatto il cadeau).
E poi ci sono giocatori che devono giocare per forza, anche se fuori ruolo.
Il problema è che Pioli è questo: Jeckyll-Hyde.
 Quando sentirà sul collo il fiato della muta di cani che lo insegue, farà cose egregie (sottolineo egregie), come a Zagabria e contro il Salisburgo. Quando si sentirà sicuro, metterà Giroud in porta e Maignan o Tata centravanti. Tanto si sa che, se ci si applica di più... e poi ci sono gli episodi da sfruttare... senza però considerare che nessun impegno può far sì che un pesce scali le montagne e che, se ti affidi all'episodio, devi accettare che prima o poi ti punisca.

C'è chi ha sostenuto che Pioli godrà a lungo di credibilità per lo scudetto dello scorso anno. Mi permetto di correggere l'affermazione. Non godrà di credibilità per lo scudetto 2021-22, ma perché ha un contratto fino al 2025 e al Milan certi calcoli se li fanno. E' una fortuna, magari, perché si evita la tentazione di sfasciare tutto col rischio di puntare su un nuovo maestro di calcio che maestro non è. Ma la credibilità di Pioli dipenderà dal fatto che l'ingaggio di un altro tecnico vorrebbe dire stipendiare lo stesso Pioli fino al 2025.
Non è romantico, ma è così.