In questo ultimo periodo la Fiorentina sembra aver ritrovato un po' di smalto che certamente non aveva contraddistinto questa prima fase della stagione. Tanti acquisti che avevano portato pochi frutti e quindi è qui che è uscito alla grande per distacco Arthur Cabral.

Ma chi è Arthur Cabral? 
Arthur Mendonca Cabral è un'attaccante brasiliano che è arrivato nell'estate 2022, passato dal Basilea a Firenze, per raccogliere la pesante eredità lasciata da Dusan Vlahovic. Le aspettative erano comunque positive visto che al Basilea aveva accumulato un bel bottino di gol attirando gli scout della Fiorentina; la strada comincia subito in salita visto che oltre a lui la società toscana decide di prendere anche Piatek per il reparto d'attacco e quindi cominciano ad essere continui ballottaggi ogni giornata che vanno a penalizzare Cabral condannato ad una serie continua di panchina che lasciano pensare ad un'incredibile buco nell'acqua fatto dalla Fiorentina ingaggiandolo.

Stagione nuova vita nuova: nella sua seconda stagione italiana il numero 9 della viola deve fare i conti con una nuova situazione spiacevole: dopo la cessione di Piatek alla Salernitana, la strada per lui sembra spianata verso una titolarità certa ma non ha fatto i conti con il neo acquisto del club, quel Luka Jovic che dopo la splendida annata vissuta a Francoforte che lo ha visto protagonista di una splendida cavalcata verso la semifinale di Europa League è stato ingaggiato dal Real Madrid, ingaggio che poi si è rivelato un incredibile flop con un minutaggio ridotto ai minimi termini (anche se comunque in parte giustificato perchè non è roba di tutti i giorni togliere il posto a Karim Benzema). Jovic anche in quel di Firenze non dà le certezze sperate, qualche lampo da campione ma poco altro e per Cabral allora si inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel. 

Cabral piano piano comincia a conquistare sempre più la fiducia del tecnico Italiano e la sue presenze in campo aumentano a dismisura. E per condire il tutto e confermare la fiducia datagli dall'allenatore inizia anche a segnare con una certa continuità. Non a caso il tutto riporta morale e bel calcio in quel di Firenze: infatti i toscani infilano 11 risultati utili consecutivi raggiungendo anche traguardi importanti: semifinale di Coppa Italia contro la piccola Cremonese, autrice però di due eliminazioni illustri come quelle di Napoli e Roma; i quarti di Conference League dove hanno fatto percorso netto demolendo al turno prima una squadra ostica e temibile come il Braga ed anche in campionato le cose si sono rimesse per il verso giusto: ottavo posto e zona valida per un posto nelle competizioni europee ora molto più vicina. 

I frutti del lavoro si vedono, la fiducia del tecnico sembra ormai conquistata, i gol non tardano ad arrivare basti pensare che nel mese di febbraio solamente Victor Osihmen (capocannoniere con 21 gol all'attivo) ha fatto meglio del 9 della Fiorentina; anche la tifoseria della viola inizia a divertirsi vedendo la propria squadra giocare bene e vincere e possiamo quindi dire che finalmente Re Arthur ha conquistato la Fiesole.