Quando vengono diffuse notizie che suscitano una certa sorpresa o, addirittura, scalpore bisognerebbe separare il grano dal loglio (attento proto si scrive loglio).
Il loglio è una graminacea che infesta le messi e quindi va estirpata. In senso figurato la troviamo nel Vangelo di Matteo dove il loglio è assunto spesso a indicare la parte cattiva di un insieme di persone o di cose. Anche Dante ricorre a questa metafora in due canti del Purgatorio, se non ricordo male.
Ora, questa evangelica regoletta, andrebbe applicata anche alla notizia, che circola da qualche giorno, e che riguarda il Milan e il sig. Ralf Rangnick, attualmente direttore tecnico di tutte le società calcistiche sponsorizzate dalla Red Bull, che il quotidiano tedesco Bild indica come futuro allenatore e direttore sportivo della squadra rossonera. 
Notizia di un certo peso, soprattutto se lanciata alla vigilia del derby e in un momento travagliatissimo della società rossonera. Ora, c’è da dire che Bild non è la Gazzetta di Forlimpopoli, sia detto questo con gran rispetto nei confronti del piccolo comune romagnolo. Il giornale tedesco, infatti, tira 5 milioni di copie ed è considerato il quotidiano più venduto in Europa.
Ralf Rangnick, in fatto di calcio non è uno sprovveduto. Tanto per dirne una ha preso il Lipsia che era una squadra amatoriale e l’ha portato alla Champions League. Ha lasciato il segno anche allo Schalke dove ha contribuito alla conquista di tre trofei. La scorsa estate ha lasciato il Lipsia per assumere l’incarico di direttore tecnico di tutte le società calcistiche controlla te dalla Red Bull. Non è la prima volta che il nome di Rangnick viene accostato al Milan.
Già, nello scorso dicembre, si era parlato di un possibile accordo tra la società rossonera e il tecnico tedesco. Ora, stando a queste indiscrezioni, Rangnick verrebbe al Milan per ricoprire un duplice incarico, allenatore e direttore sportivo. Sarebbe una novità dirompente per il mondo calcistico nostrano.
Le due figure, in Italia, sono, infatti, rigorosamente e tradizionalmente, distinte. E si sa in Italia, sulle tradizioni, non si transige. Però si risparmierebbe e questi aspetti, diciamo economici, ai Singer piacciono immensamente.

Attualmente, al Milan, la catena di comando è lunga: Gazidis, Boban, Maldini, Massara e Pioli. Cinque stipendi e voi capite cosa intendo dire soprattutto se guardiamo al repulisti effettuato nell’appena trascorsa sessione invernale di mercato. Siamo ormai, in fatto di formazione, a fare le nozze con i fichi secchi. Se si becca un raffreddore Ibra a Pioli vengono le palpitazioni. Comunque, dalla società non filtra nulla, solo un ufficioso sostegno a Pioli che fino a giugno starà sulla panchina rossonera. Ha, insomma una fiducia a tempo, a maggio si tireranno le somme.

Secondo alcune indiscrezioni Boban e Maldini non sono entusiasti di questa scelta tecnica. Non l’appoggiano e allora chi l’appoggia? Gazidis? Ma, non ci sono riscontri.
Quindi cautela. Certo è che se la notizia, nei prossimi mesi, venisse confermata, per il Milan sarebbe l’ennesima rivoluzione tecnica e manageriale.