Avevo già detto la mia sul danno di immagine che Raiola sta facendo al suo assistito Donnarumma e lo avevo scritto qui: http://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/eroi-e-dollari-non-vanno-daccordo. 

​Raiola, nella sua battaglia personale per ottenere il massimo dalla sua pepita d'oro, aveva già causato un danno di immagine facendo rifiutare a Donnarumma il primo rinnovo a 5 milioni l'anno. 
Aveva già rotto il giocattolo fatto di emozioni basate sulla favola del bambino che emerge giovanissimo nella sua squadra del cuore.  
Tale favola sarebbe stata da cavalcare, anche a livello puramente di marketing, per il bene del suo assistito. Ma Raiola sembra fregarsene di proteggere il patrimonio del suo assistito, preso dall'ottenere il massimo per sé.
Non ha protetto né l'immagine commerciale del ragazzo né la sua tranquillità, minandone anche le prestazioni sportive all'Europeo Under 21. 

Ieri poi si è assistito ad un nuovo danno di immagine, con la vicenda tragicomica dei post su Twitter e Instagram.
Raiola ha twittato 'Donnaraiola-haters 1-0', io direi: Raiola-Donnarumma 2-0, perché per continuare ad avere il controllo della trattativa con la società ha esposto per la seconda volta il suo assistito ad una brutta figura, danneggiando ancora la sua immagine finendo (quasi sicuramente) per far cancellare, con la scusa dell'hackeraggio, il post ed il profilo di Gigio, che aveva tentato di prendere posizione a favore dei suoi tifosi. 

Dispiace tantissimo che questo ragazzo, che stava vivendo un sogno, che poteva diventare l'esempio e l'eroe di tanti ragazzini, adesso sia entrato nel tritacarne mediatico rovinando il suo sogno, la sua serenità e forse non diventando nemmeno più ricco di quanto lo sarebbe diventato accettando subito la proposta del Milan. 

Raiola, che tanti dipingono come un genio, ha mostrato di non saper curare l'immagine dei suoi assistiti e di non saper usare i social. 
Credo che non abbia considerato nemmeno il danno personale, perché adesso, se io fossi il genitore di un giovane fenomeno calcistico, mi guarderei bene dall'affidarlo a Raiola