Ragione e sentimento. Il prospetto di Lorenzo è bello, suggestivo, da sogno. Appartiene alla sfera del sentimento, quello che anima ogni tifoso che, appunto, ad ogni sessione di mercato, sogna lo squadrone.
La Ragione cosa ci dice. Ci dice una cosa meno onirica.
Prendiamo il capitolo cessioni. Lorenzo ricava 118 milioni.
Ma è davvero ipotizzabile ottenere una cifra simile dall’elenco delle cessioni stilato da Lorenzo?
Su Milan News, di oggi 6 gennaio, Pietro Mazzara, scrive: “Tornando, infine, sul mercato di gennaio e, più in generale, sull’appeal della rosa del Milan, si evince un dato incontrovertibile: molti dei calciatori rossoneri non hanno offerte che soddisfino sia le loro richieste sia le necessità della società. L’eredità dei 240 milioni cinesi è sotto gli occhi di tutti. Nessuno dei giocatori presi da Mirabelli e Fassone, tranne Bonucci, ha avuto delle proposte vere per andare via nonostante le numerosissime (millantate in alcuni casi?) proposte arrivate ai vari agenti.”

E porta anche un esempio, a mio avviso paradigmatico della situazione del Milan.
Biglia, che Lorenzo non ha incluso nella lista delle cessioni. Biglia dal 2017 al 2020 costerà al Milan 40 milioni tra ingaggio e cartellino. Guadagna 5 milioni lordi all’anno per un triennale.
Vi pare normale? Suso ne chiede 6, Romagnoli non ha rinnovato. Il loro procuratore è un certo Raiola. La notizia di queste ultime ore, lanciata dal Corriere dello Sport, che naturalmente necessita di una conferma, è l’offerta del PSG per Paquetà e Romagnoli: 80 milioni.

Ovviamente, in questo periodo, come sapete bene, le notizie clamorose di mercato sono come i sogni: molte muoiono all’alba.