In casa Bianconera si vive un momento di particolare delicatezza. La squdra di Max Allegri aleggia tra le posizioni di metà classifca, tra dubbi, incertezze e prestazioni alle volte vergogniose a parer dei tifosi. Eppure mister Allegri (che ha sempre seostenuto la ripresa della squadra da questo momento no) dal giorno in cui per la seconda volta in carriera side sulla panchina della Juventus non ha ancora trovato ne la quadra ne la squadra. Nessun 11 titolare visto che un pò "alla Pirlo", l'allenatore toscano varia la formazione in maniera del tutto continua senza trovare realmente un equilibrio che manca ormai da anni, con una squadra ancora in fase sperimentale con giocatori di valore e prestigio che però non hanno ancora un reale posizione in campo e spesso non rendono per come dovrebbero. Fatta eccezione per i vari Chiesa, De Ligt, Locatelli e Dybala i quali compongono la spina dorsale della Juve futura, la squadra non è composta da giocatori che possono fare la differenza. E se è vero che i senatori iniziano a prendere la fase calante della carriera (Chiellini 37 anni, Bonucci 34, Cuadrado 33), è anche vero che il presente è composto da giocati che non rendono tanto quanto i milioni di stipendi e di valutazione che la squadra bianconera si è messa a bilancio ormai dagli ultimi due anni. Ormai non si parla d'altro che dei rendimenti di Rabiot e Ramsey, oggetti del mistero che tra prestazioni altalenanti il primo e infortuni il secondo non fanno che pesare a bilancio 14 milioni netti! Per non parlare di Arthur, la cui valutazione nello scambio con Pjanic è stata di 72 milioni con un ingaggio netto di 5 milioni e un rendimento che non si avvicina nemmeno minimamente a ciò che il bosniaco ha fatto nel suo ciclo in bianconero. Infine quel Moise Kean che non sembre nemmeno lontananamente quel giocatore che era prima del trsferimento in Inghilterra. E pensare che il Real Madrid si è assicurato con la modesta cifra di 31 milioni un certo Camavinga, che a conti fatti tra Ramsey, Rabiot e Arthur sarebbe stato forse un acquisto più sensato e meno ingombrante economicamente. 

E allora la domanda sorge spontanea... Bisogna dar ragione a chi dice che il problema è stato mandare via un certo Beppe Marotta? Probabilmente questa domanda si riserva un sacco di riflessioni... ciò che è sicuro, è che la Juventus non è più la macchina da guerra che era e forse nemmeno più fa paura. Una squadra forse da mezza classifica che d'identità non ha assolutamente nulla.
Dirigenza da rivedere, bilanci da sistemare, risultati che non arrivano...
Cara Juve, che fine hai fatto?