Ancora una partita, la finale di Coppa Italia, che aggiunge confusione sull'utilizzo di uno strumento che doveva fare chiarezza!

Gli episodi che si sono verificati in questa stagione, avrebbero dovuto indurre i dirigenti arbitrali a stabilire un protocollo inattaccabile, da cui il varista e l'arbitro dovevano attenersi nella maniera più rigorosa e assoluta.

Ma prima ancora dell'analisi della casistica degli episodi, bisogna che ci sia collaborazione piena tra l'arbitro e l'addetto al VAR; la cosa migliore è quella di formare tra gli arbitri una squadra di esperti del VAR, magari recuperando alcuni dei fischietti più prestigiosi, che hanno già smesso per ragioni di età, ma che per questo utilizzo non avrebbero controindicazioni.

Il secondo punto è stabilire in modo chiaro e inequivocabile che la lente di ingrandimento del VAR dev'essere assolutamente applicata SEMPRE, per ogni episodio dubbio; un fallo di mano come quello di ieri di Bastos, non può essere omesso di essere valutato. Non un solo episodio dubbio deve sfuggire alla valutazione, come invece successo nella finale di Roma.

Terzo punto utilizzare il parere del  varista, del suo assistente e dell'arbitro A MAGGIORANZA nell'assumere l decisione finale, togliendo tale compito all'arbitro, non sempre in condizione di decidere obiettivamente, come nel caso di Fiorentina -Inter.

Quarto punto la uniformità di giudizio, soprattutto per i falli di mano E' INDISPENSABILE; inutile vedere episodi dubbi che tali restano dopo l''intervento del VAR; riteniamo sia giusto differenziare il fallo di mano fuori dall'area, da quello entro l'area di rigore, sia dal punto di vista del provvedimento tecnico che disciplinare; fuori area il VAR non dovrebbe intervenire: decide l'arbitro autonomamente e ammonisce solo se ritiene che interrompa una azione da rete; in area invece il fallo di mano va sempre punito in tutti i casi tranne quando il braccio del difendente è aderente e tocca il corpo. Il conseguente rigore è già sufficientemente punitivo, quindi l'arbitro non deve ammonire in questa circostanza.

Quinto: poichè lo scopo del VAR è quello di evitare errori, anche nelle decisioni prese dall'arbitro autonomamente, se il Varista e il suo assistente sono tra loro concordi nell'errore della decisione assunta, DEVONO intervenire sull'arbitro costringendolo a revocare la stessa.

Siamo convinti che già questi accorgimenti porterebbero ad una indispensabile uniformità nell'utilizzo di questa risorsa, che allo stato risulta utilizzata invece  in modo disomogeneo, soggettivo e persino provocatorio, finendo con alimentare il malcontento e la polemica.