Il presidente del Napoli ad inizio stagione disse che il vero colpo di mercato i partenopei lo fecero acquistando mister Ancelotti. Mantenendo, per il resto, una formazione pressoché invariata.
Delle perplessità sussistevano sulla questione difensiva, come la porta. Aver ceduto uno dei portieri più forti del campionato italiano per andare in prestito dall'Arsenal, Ospina, aveva lasciato perplessi. Ruiz e Verdi non avevano entusiasmato più di tanto l'ambiente all'inizio. Ma, per il resto, il Napoli aveva una formazione già forte. Ed ha ragionato il presidente alla vecchia maniera. Quella vecchia maniera che in Premier ha portato il Tottenham a spendere zero euro per il calciomercato ad esempio. Mantenere la stessa squadra, con qualche limatura. Senza osare di più. Gli anni determinano conoscenza, affinità, fiducia, e non è un caso che il Napoli sappia giocare a calcio a memoria. Come solo le grandi sanno fare. Come il Barcellona, ad esempio.

E non è un caso che il Napoli offra alla Serie A il miglior gioco del campionato ed al calcio europeo uno dei migliori. La bellezza può essere anche vincente. E con Ancelotti si può vincere.

Questo Napoli è più forte della Juventus, ha una marcia in più rispetto all'Inter, per come gioca, per quello che esprime. Si trova a rincorrerla la Juve, è vero, ma se la Juventus dovesse perdere punti, cosa possibile, visto come gioca ultimamente, e se il Napoli dovesse agguantare la vetta, lo scudetto con Ancelotti non lo lasceranno per strada, questa volta.

Magari, come esclamerebbero tanti tifosi che non ne possono più di vedere vincere sempre la stessa squadra...