Che Napoli! Mi viene da dire, un Napoli che non ne sbaglia una nemmeno se provano a mettergli il tir davanti alla porta, non ci riescono perchè nel momento della retromarcia, la squadra partenopea ha già messo dentro un paio di reti.

La squadra di Luciano Spalletti è partito con la così detta 'quarta', associata ad una centralina potenziata per il turbo, di una cinquecento data per partecipante, ma che ad oggi sta premendo quel Nos si trova davanti a tutte, e senza sorpresa, anzi...Il Napoli è una macchina da gol, ben 14 in 5 partite di campionato, più 2 in Europa League contando soltanto 4 reti subite, 2 in campionato e 2 in Europa. Quando Spalletti mise la sua firma sul contratto, molti erano scettici, addirittura c'era chi rivoleva Maurizio Sarri sulla panchina partenopea, eppure, almeno quella volta, il presidente Aurelio De Laurentiis ebbe ragione e tutt'oggi le conferme sono di una scelta azzeccatissima. Osimhen va a gonfie vele 5 reti nelle due competizioni, ma la macchina Napoli non si ferma al singolo, come faceva ai tempi di Gonzalo Higuian, stavolta ha nel complesso una forza mostruosa. Nelle sue prime uscite ha avuto anche il suo primo scontro diretto contro la Juventus vinto meritatamente per 2-1, le altre sono le classiche 'mine vaganti' alle quali però ha rifilato 2,2,4,4 gol; Venezia 2-0, Genoa 1-2, Udinese 0-4 e Sampdoria 0-4. E che dire? Che Spalletti è riuscito nell'intento di riportare quell'entusiasmo che si era spento all'addio del tridente Higuian, Hamsik, Sarri, rispettivamente nel 2016, 2018 e 2019, che avrebbe buttato giù qualsiasi squadra che aveva nei tre i più forti punti di forza. Poi c'è stata la gestione Rino Gattuso, che ce l'ha mesa davvero tutta, ma non era un Napoli da competizione, purtroppo si era sfaldato tutto quello che c'era intorno, e alla fine la squadra non ha avuto quella crescita sotto la custodia dell'ex centrocampista del Milan e della Nazionale. 

Ma ora vi porto ad un confronto, certo non prendetelo per i singoli, altrimenti non ci sarebbe storia, e nemmeno per come lo si giocava prima o adesso il calcio. Ma a voi non ricorda uno dei Napoli di Diego Armando Maradona? Quello dello scudetto 1986-1987? Ci sono molte assonanze, non c'è un vero leader, però nel complesso questa Napoli sembra una macchina inarrestabile, si è vero sono passate soltanto cinque partite, ma non vedete negli occhi di questa squadra qualcosa di più; Cattiveria. E si, questa squadra è forte dei suoi mezzi, è certa, fa davvero paura, perchè non si abbatte o si reprime quando scende in campo, la si vede macinare dal primo all'ultimo minuto, con quella voglia di segnare anche se il risultato è già acquisito.

E quel Napoli di Maradona? Era uguale, fortissimo nei singoli e strabordante nel complesso. Ora non voglio dire che il Napoli sarà campione d'Italia, ma se questa è la volontà che continuerà a mettere da qui in avanti, allora si potrebbe parlare di lotta scudetto, di mettere in difficoltà i campioni d'Italia dell'Inter, della vice campione Milan, e quelle che sembravano più quotate come la Roma di Mourinho, mantenendo almeno per ora fuori la Juventus che ha già uno svantaggio di ben 10 punti. Il campionato non è ancora entrato nel vivo, ma ci entrerà a breve, dove ad oggi però, l'unica certezza si chiama Napoli, davanti a l'Inter e al Milan, mentre la Roma di Mourinho già comincia a scricchiolare, e non soltanto per la sconfitta contro l'Hellas Verona, ma anche ieri nella gara contro l'Udinese ha avuto un calo stratosferico nella ripresa, che per poco non porta la squadra a subire il pareggio. Il Napoli ha tutte le carte in regola per rientrare tra le prime quattro, per giocarsi una posizione sopra la quarta casella, e perchè no giocarsi fino alla fine il campionato, senza nominare quel che potrebbe arrivare a fine stagione, accettando la scaramanzia altrui e rispettando questo momento magico per il Napoli e i suoi tifosi. 

E voi cosa ne pensate, questo Napoli assomiglia in un qual modo a quello di Maradona?