Anche Italia Portogallo e' alle spalle, un pareggio che ha esaltato molti ma non il sottoscritto. I tecnici Rai e molti addetti ai lavori hanno visto un grande spettacolo. Tante azioni pericolose, un  grande pressing ed un gioco spettacolare fatto di una fitta rete di passaggi, stile Spagna o Barcellona ai tempi di Guardiola. Tutta un altra storia e lo dico da italiano.

Partiamo col dire che la partita aveva il valore di un amichevole o poco più soprattutto per i portoghesi. L'Italia giocava contro i campioni d'Europa in carica e doveva dimostrare di essere sulla via del recupero.
Il grande problema è il goal. Questa squadra non segna. Inutile giocare bene per poi non concludere. Nello sport e nel calcio contano i risultati. Insigne , Chiesa , Immobile si prodigano in un lavoro di sacrificio e poi non hanno la giusta lucidità al momento di concludere.
Occorre cambiare cambiare e dare alla nazionale il suo numero 9. A costo di andare a modificare le certezze fino ad ora trovate. Della Nations League non interessa a nessuno. L'obiettivo sono i prossimi europei e questa Italia non basta.

Abbiamo già un gap tecnico, di qualità notevole. Lo stesso Insigne, nella nuova posizione trovar per lui da Ancelotti non sembra poter fare la differenza.
A Napoli vicino alla porta segna,con l'aiuto di compagni che hanno notevoli qualità. Lorenzo è un grande campione ma non il fuoriclasse che può portare la gloriosa 20 azzurra come Baggio, Totti o Del Piero. Altri tempi, ora bisogna fare di necessità virtù. Salvo solo Verratti, finalmente capace di illuminare la scena e Donnarumma che può continuare a crescere e difendere con bravura per i prossimi anni la porta azzurra.

Serve molta onestà e spegnere i facili entusiasmi. Esaltarsi per una prova come quella di ieri è da incompetenti. L' impegno, la voglia non mancano, qualche miglioramento si sta vedendo. Il momento non ci consegna fenomeno, pero' occorre segnare per vincere, essere più concreti. Lo spettacolo lasciamolo ad altri. Chi può essere il nuovo Inzaghi o Paolo Rossi? Non insigne, Belotti, Cutrone lo stesso Immobile devono essere provato nel loro ruolo, quello di finalizzatore. Mancini e' stato un grande fantasista e sa come si vincono le partite.

La difesa regge e in quel settore abbiamo di che gioire con Chiellini e Bonucci non eterni ma con alle spalle degni eredi. Dalla difesa tutto comincia... San Siro ha risposto con amore al richiamo azzurro, la voglia di tornare a splendere è  tantissima.
Siamo l'Italia ed abbiamo cuore ed orgoglio. Sappiamo però che da solo non basta. Le partite si vincono con qualità e freddezza, aspettando il momento anche a volte con il calciare senza vergogna il pallone in tribuna.