Ieri sera ho visto la partita fino al gol degli avversari e poi ho spento il televisore e mi sono dedicato a mia figlia. Ero deluso? Assolutamente no! Ero semplicemente in attesa che la mia squadra mi sorprendesse per l'ennesima volta. Alle 22.25 ho controllato il televideo di Rai1 e il risultato apparso ai miei occhi era 1-2. Ho sorriso, ho visto quanto tempo mancava al fischio finale e mi sono detto: "è fatta!". Poi, a bocce ferme e con mia figlia nel lettino, mi sono goduto in tutta serenità il dopo gara.

Questa è la Juve... che piaccia o non piaccia!

Una società seria, che opera nel rispetto dei ruoli, che progetta le proprie ambizioni e che incarna alla perfezione il senso profondo di "squadra" senza alcun vincolo legato ai singoli, al modulo, all'estetica spiccia di chi predica il bel gioco fine a se stesso senza pensare che il risultato può passare attraverso mille dettagli.
Il gruppo viene prima di tutto e non importa se vengono venduti Pogba o Vidal perchè i loro sostituti, chiunque essi siano, entrano semplicemente in un contesto ed è quello nel suo insieme che deve funzionare. La prestazione di ieri rappresenta il disegno perfetto: escono due titolari indiscussi in cambio di due panchinari altrettanto indiscussi e la partita viene puntualmente ribaltata. Fortuna? No! Semplicemente Juventus.

Si può vincere e si può perdere, ci mancherebbe! Ma quando si perde, si esce dal campo consapevoli che meglio di così non si poteva fare. Il resto sono solo scuse delle quali si nutrono i piccoli.

Allegri è uno degli allenatori più preparati al mondo perchè, se si spolverano all'occorrenza i più svariati moduli secondo le circostanze e si passa con disarmante disinvoltura dal 4-4-2 al 4-3-3, al 4-2-3-1, ecc... non può che esserci dietro un'enorme competenza! Ho sempre diffidato di chi gioca con un modulo solo, perchè prima o poi lo capiscono anche i muri e vengono prese le giuste contromisure. La storia è piena di allenatori che sono esplosi per un paio di anni e poi sono finiti nel dimenticatoio. Un perchè ci sarà.

Ieri la Juventus si è collocata nelle prime otto d'Europa, raggiungendo la sua attuale dimensione societaria e garantendosi economicamente il mantenimento a questo livello in una sorta di obbiettivo minimo. Tutto quello che verrà da qua in poi sarà solo bello, nell'attesa che un giorno possa diventare bellissimo.

Questa è la Juve... che piaccia o non piaccia!