Questa finale della Champions League non verrà tanto ricordata per la vittoria dei soliti noti. Cosa che inizia a stufare e rischia di diventare un pericoloso disco rotto.E forse neanche per la serata maledetta del Liverpool iniziata storta con il brutto infortunio di Salah. Ma per il dramma che ha vissuto un suo giocatore. Karius. Era noto da tempo che il Liverpool aveva enormi problemi in difesa. Una squadra che ha alternato Karius e Mignolet per più volte. Karius ha commesso due orrori calcistici apparentemente inspiegabili. Ma non sorprendenti per quello che già aveva fatto vedere in Premier. Qualcuno può anche aver pensato male. Ma qui non si è in presenza di un portiere venduto. Ma di un portiere mediocre che ha commesso errori sconcertanti e mai visti in una finale di Champions in quella ripetizione. Un portiere che non ha retto la pressione della finale. Ed è crollato. Ma è accaduto qualcosa di insolito per un calcio sempre più cinico. Non è stato crocefisso. Anche se  in modo comprensivo lasciato per alcuni momenti solo dalla sua squadra arrabbiata come non mai per quanto successo. Però le sue lacrime, il suo chiedere scusa più volte alla curva,piangendo e coprendosi il volto per la vergogna hanno colpito tutti. Sono giunte parole di comprensione da gran parte del mondo del calcio. Per ricordarci che siamo umani e non robot. Anche il Napoli calcio ha espresso vicinanza ad un portiere che umanamente ha vissuto un qualcosa di pesante e forse calcisticamente ha chiuso la sua carriera. E non è stata l'unica società. Aver passato la palla al Real o non aver trattenuto un bolide in modo goffo rimarranno per sempre nella storia di questa coppa. Ma rimarrà anche la pietà svelata dal mondo del calcio per un portiere che dovrà convivere per sempre con quelle due Kariusate...