Calcio criminale. Così si potrebbe chiamare l'inchiesta di Report che traendo spunto dal lavoro già svolto dalla nota Commissione d'inchiesta, ha sconvolto l'Italia che ancora crede che il calcio sia il regno delle favole, delle principesse e dei principi azzurri. Termine già fatto proprio da un libro su Scommessopoli e non solo, e che non posso che riprendere ed adattare a questo scritto.
Lo shock è stato probabilmente così forte che oltre a CalcioMercato.com guardando alle testate più importanti che si interessano di calcio e sport, è calato un silenzio sconcertante.

Non è stato un processo alla Juventus, anche se tante cose dal punto di vista etico e comportamentale andranno chiarite quanto prima. Dai messaggi di Marotta per la questione dei biglietti, al rapporto di Bonucci con alcuni tifosi, alla vicenda agghiacciante dello striscione per la storia di Superga, alla vicenda sconcertante del "suicidio" da cui ha avuto origine l'inchiesta di Report. 

Che le mafie abbiano preso di mira il calcio è fatto notorio. E ciò è stato possibile perchè il calcio è debole, ricattabile e diventato terreno di conquista, di riciclaggio, di azioni criminali e delinquenziali che si consumano su più livelli. Ciò è stato permesso, questo è il punto.

Dal mondo dei dilettanti alla massima serie. Un disastro totale. Ed in tutto ciò il mondo del calcio come reagisce? I massimi vertici cosa dicono? Cosa propongono? Riunioni straordinarie? Convocazioni d'urgenza? Programmi dal pugno duro? No. Il silenzio. E questo silenzio fa male. Il silenzio prima della tempesta o il silenzio che vuole fare dimenticare tutto perchè il calcio criminale ha vinto?

Questo è l'interrogativo che si fa largo, attimo dopo attimo, in un Paese che è stato schiaffeggiato, perchè si svegliasse, attraverso il suo sport nazionale, ma che pare non aver reagito. Ad oggi almeno.
E' difficile ritornare a parlare di calcio giocato dopo aver visto il calcio criminale prendere forma e sostanza.