I Mondiali di Russia 2018 sono certamente i più preziosi di sempre, per il valore economico in campo, per i premi, per il business che ruota intorno ad una delle competizioni sportive più attrattive del nostro piccolo e contorto mondo.

Un Mondiale caratterizzato da una cerimonia semplice, poco barocca, d'altronde è noto che Putin non è un gran amante del calcio, ma su questi Mondiali ci ha puntato parecchio la sua Russia. E' una immagine politica fenomenale per il suo regime. Gli stadi sono stati rinnovati, sono belli, non eccezionali, ma sicuramente belli e funzionali almeno per questi Mondiali.

Ma ciò che sta lasciando perplessi è la qualità del manto erboso. Sicuramente le condizioni climatiche in Russia non sono mai perfette per avere un campo da gioco perfetto. Però l'erba di questa Mondiali lascia effettivamente con diversi interrogativi. In campo si creano parecchie zolle dopo pochi minuti di gioco. L'erba è spesso alta, il pallone più di una volta lo si è visto scorrere in modo innaturale, con balzi impropri.

Mondiali costati quasi 11 miliardi di euro, è stato lamentato che diversi impianti saranno cattedrali del deserto, cosa che non dovrebbe stupire perchè questa è una costante di eventi come le Olimpiadi o i Mondiali, vedi quanto successo in Brasile o a Torino ad esempio.  Eventi che non hanno mai insegnato nulla in materia e dove certi modi di fare e procedere continuano a ripetersi. Ma almeno il manto erboso potevano renderlo da Mondiale, o no?