Questa volta ha pagato: esonerare, allontanare (fate un po' voi) Mourinho, sta portando ai Red Devils grandi risultati: 5 partite vinte in Premier League, una in FA Cup (contro il Reading) e ritorno, alle prestazioni da top-player per Pogba: la cura Solskjaer funziona.

Arrivato come traghettatore, si sta guadagnando, vittoria dopo vittoria, una conferma che, a questo punto sarebbe assolutamente meritata: 15 punti su 15 disponibili, vittorie importanti, rigenerazione di alcuni giocatori (vedi Pogba) e piano tattico ben definito: 4-2-3-1, attacco leggero e scelte molto forti, una su tutte, l’esclusione di Lukaku da tutte le 5 partite di campionato in attesa che possa tornare il vero numero 9 dello United.
Per l’allenatore norvegese il lavoro è stato più facile del previsto, normalizzare e riportare lo spirito United nei giocatori: con queste due chiavi, Solskjaer è riuscito a tirare fuori il meglio da una squadra che, negli ultimi anni, non è mai riuscita a competere con le big d’Inghilterra pur avendo in rosa giocatori di livello internazionale.

Ora, la domanda che più di tutte circola negli uffici dirigenziali di Old Trafford è la seguente: era Mourinho, uno degli allenatori più importanti della storia del calcio, il problema per questa squadra? Rispondere a questa domanda è molto complicato perché sono molteplici le cause di questo declino e, scagliarsi contro Josè, potrebbe essere la strada sbagliata.
Tutto quello che conta, è quello che Solskjaer sta facendo con questa squadra, un lavoro da "normal-one" con una serie di sfide ancora molto importanti da vincere: raggiungere un piazzamento Champions (attualmente lontano 6 punti) e lottare per sopravvivere nella competizione dei campioni (ottavi di finale contro il Paris Saint-Germain). 

Se tutto dovesse andare per il verso giusto, Ole Gunnar si meriterebbe la conferma: il traghettatore potrebbe diventare il prossimo comandante dello United.