In alcuni dei miei commenti dei giorni scorsi ho scritto dell'importanza di essere vicecampioni dell'ultima edizione della Champions League, conclusasi sì con una sconfitta per l'Inter, ma comunque in maniera molto dignitosa, esprimendo un buon calcio. E ho ricevuto molte prese in giro per aver detto vice campioni d'Europa.

Non importa. Sono in un'età e in un punto della mia vita in cui pochissime parole possono ferirmi. Ad essere onesti, molte volte sorrido o addirittura rido ai commenti che ricevo! :) Risate sane necessarie per superare giorni e notti di duro lavoro. Sane risate di cui tutti abbiamo bisogno in questi tempi difficili che il mondo sta attraversando.

A differenza della maggior parte degli avversari tifosi dell'Inter in Italia e nel mondo, mi sento molto fortunato ad aver avuto l'opportunità di essere all'Ataturk Stadium il 10 giugno. Sono stato fortunato perché l'Inter è arrivata in finale e anche perché grazie a Dio avevo i mezzi per esserci.

Dopo oltre 30 anni di tifo per l'Inter ho finalmente avuto la possibilità di vederli dal vivo due volte nell'arco di poche settimane. Nei Quarti di Finale contro il Benfica a San Siro e ancora a San Siro nel ritorno in Semifinale in Euroderby contro i nostri cugini del Milan. Per uno come me che ama l'Inter è stato un sogno che si è avverato e non potevo perdermi la finale di Istanbul, vinta o persa.
L'Inter meritava tutto il nostro sostegno, anche se tutti, bookmaker compresi, ci hanno dato poche o nessuna possibilità contro i colossi del Manchester City. E chiunque fosse abbastanza fortunato come me, ha fatto del suo meglio per ottenere un biglietto e andare. Chi non l'ha fatto, sono sicuro che ha sostenuto l'Inter con tutto il cuore e l'anima.

Ora i lettori qui possono scegliere di credermi o no. Onestamente, non è la mia priorità, anche perché non sto scrivendo questo per lode. Prima della finale, subito dopo l'incredibile prestazione del Manchester City contro il Real Madrid, ho sempre detto prima della partita che una vittoria del Manchester City non doveva essere data per scontata. E lo dovevo dire anche a tanti interisti. Perché ho pensato e detto questo?
Perché avevo visto, e non solo guardato, l'Inter giocare nei mesi precedenti con molta attenzione. La chiara identità di gioco, lo spirito di squadra (oserei dire anche di famiglia), il chiaro e giusto orgoglio di vestire la maglia dell'Inter e naturalmente la qualità e lo stato di forma sopra la media degli undici titolari più altri 2 o 3, hanno reso questo chiaro. L'Inter non è arrivata in finale, per fortuna o per sbaglio.
Sì certo, come dicono gli italiani, la fortuna aiuta gli audaci (come ha fatto contro il Barcellona nella fase a gironi). Ma alla fine l'INTER è ARRIVATA IN FINALE PER MERITO. Molto di questo merito va anche e soprattutto alla dirigenza dell'Inter, in particolare Marotta e Ausilio, e Inzaghi, che si sta confermando uno dei migliori allenatori in circolazione.

Quindi sì, ero lì all'Ataturk il 10 giugno per guardarli per la terza e, se Dio vuole, non l'ultima volta. E oh che notte! SÌ GIOCATORI E TIFOSI SONO USCITI DALLO STADIO ATATURK A TESTA ALTA! E avevamo tutti un motivo per farlo! I giocatori dell'Inter hanno fatto SUDARE il Manchester City per alzare il trofeo ei tifosi dell'Inter hanno completamente sottomesso (dal punto di vista del tifo) i tifosi del City prima, durante e anche DOPO la partita! Solo chi era presente quella sera può saperlo e capirlo!

Ma il punto che voglio davvero sottolineare è un altro.
Uscire dall'Ataturk Stadium a testa alta significa davvero qualcosa o ha un valore? O è solo un modo semplice per tutti i fan rivali di prenderci in giro per mesi o forse anni a venire?
La risposta non la scrivo io, per chi ama e capisce (qui sta la maggior parte del problema purtroppo e lo dico con molta umiltà perché anch'io sono 'solo' un tifoso) il calcio, istintivamente di chi tifa, sotto la luce del solo da vedere.
Dove? Nell'attuale calciomercato.
I tifosi del Milan ad esempio accusano Cardinale di non aver preso gratuitamente Thuram o di non aver già ingaggiato Frattesi con i 70 milioni incassati dalla cessione di Tonali.
Resta da vedere come si evolverà il calciomercato, ma quello che sembra sfuggire ad ALCUNI 'esperti' di calcio è che anche i GIOCATORI hanno voce in capitolo in quale squadra giocano.

E SE l'Inter, forse, riuscirà più facilmente a convincere i giocatori a firmare con loro, è 'semplicemente' perché l'Inter non è solo, sì, vicecampione d'Europa, MA ANCHE E SOPRATTUTTO, perché è uscita dall'Ataturk Stadium, il 10 giugno, A TESTA ALTA.
Con una medaglia d'argento appesa orgogliosamente al collo, sul cuore...
Nerazzurro.