E' iniziato finalmente il campionato! Era ora.

Troppo calcio amichevole di luglio/agosto, troppi titoli (anche forzati) su acquisti/cessioni e su obiettivi più o meno grandi delle big. E ancora il mercato non è finito... (Chissà perché, poi, rimane aperto anche dopo la prima di campionato?).

Adesso però si fa sul serio.
Tanto sul serio che la prima big (o presunta tale) che ci ha lasciato le penne è stata il Milan, in quel di Udine. E' vero che Giampaolo ha tanto da lavorare, in termini di assemblaggio della rosa e della ricerca di un'identità di squadra, ma è anche vero che alla prima sconfitta si è già impegnato a cambiare modulo (!). Domanda: E il lavoro fatto nelle scorse settimane, cercando far memorizzare ai giocatori schemi e meccanismi di gioco nel suo rodato 4-3-1-2 verrà subito accantonato e buttato via? Mah! L'impressione è che il Milan parta già ad handicap rispetto alle avversarie dirette e che manchino in rosa dei veri leader che guidino il gruppo, in campo e fuori. L'arrivo possibile di Correa, in questo senso, non credo sarà sufficiente per poter ovviare a questa lacuna. Occorrerebbe... un Gattuso a centrocampo!

Chi invece sembra aver già fatto tesoro della preparazione estiva è l'Inter. L'esordio a San Siro col poker rifilato al Lecce è stato ottimo, sia in quantità che in qualità (gol di pregevole fattura). Gli inserimenti del gigante Lukaku e soprattutto di Sensi (a mio modesto parere il colpo migliore del mercato dell'Inter, perché era ciò di cui aveva veramente bisogno a centrocampo: tecnica e rapidità di pensiero), sono stati più che positivi. A prima vista sembrerebbe che Conte abbia capitalizzato al meglio il poco tempo finora avuto, perché già si intravede nella sua squadra un cambio di rotta caratteriale e di mentalità rispetto al recente passato. Le scelte chiare e schiette della Società nel gestire i vari Icardi, Nainggolan e Perisic hanno, a mio modesto avviso, giovato alla coesione del gruppo. Ovviamente, occorrerà testare i nerazzurri con un più forte avversario del seppur volenteroso e ordinato Lecce.

E a proposito di giallorossi, ha sorpreso un po' il mezzo passo falso della Roma, che contro il Genoa in casa ha lasciato intravedere un notevole potenziale offensivo. E' sembrata però abbastanza imbarazzante la tenuta difensiva, non certo da squadra che ambisce ai primi posti della classifica. Se da un lato la batteria di trequartisti e centrocampisti è di ottima fattura, dall'altra il solo Dzeko là davanti non può essere la sola punta di un certo peso in rosa. Inoltre, in difesa occorrerà rafforzare il reparto prima della fine del mercato con un innesto di prim'ordine (Rugani lo è?); occorrerà infine trovare un equilibrio di squadra necessario per poter arrivare lontano. L'accigliato Fonseca ha un bel lavoro davanti a sé.

Nella rivalità capitolina chi ride oggi è la Lazio di Simone Inzaghi (come sono lontani i tempi in cui era SuperPippo il più famoso dei due), capace di rifilare ben tre gol in casa della malcapitata Sampdoria, nella quale Di Francesco, da serio allenatore qual è, si è già addossato tutte le responsabilità della sconfitta. Avere fatto pochi cambi rispetto alla stagione passata, poter contare su un impianto di squadra collaudato e di qualità (tutti al servizio di Immobile), può sicuramente dare un vantaggio ai biancocelesti, soprattutto nelle prime giornate di campionato. Basterà per arrivare in Champions? A mio modesto parere, servirebbe una buona punta da una decina di gol per completare la rosa...

Chi non ha bisogno di punte, invece, è la non più sorprendente Atalanta di Gasperini, ormai relegata a squadra da piani alti della classifica. La quantità e qualità della rosa a disposizione del tecnico dei bergamaschi è di notevole livello: tutti i giocatori che scendono in campo sanno cosa devono fare, in ogni ruolo e in ogni momento della partita. In questo quadro generale, non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale che ha da diversi anni la Società, sempre attenta al vivaio e pronta non solo a rivendere a peso d'oro i suoi talenti, ma soprattutto a reinvestire oculatamente e proficuamente il relativo ricavato. Complimenti a Percassi.

Il Napoli di Ancelotti ha espugnato Firenze col solito apporto dell'attacco "leggero" (Insigne, Mertens e Callejon), in attesa di recuperare il buon Milik. Vincere in trasferta non è mai semplice e segnare addirittura quattro gol in casa di una buona Fiorentina è sintomo di buona salute (e fa bene al morale). Le voci di mercato dicono che il Napoli sia alla ricerca di un altro attaccante dopo Lozano. Francamente mi sembra un pò eccessivo, semmai è da rivedere la fase difensiva, ma siamo solo all'inizio e non mi preoccuperei più di tanto. Il Napoli resta la principale rivale della Juventus nella corsa allo scudetto.

Ho lasciato volutamente i bianconeri di Sarri alla fine. La vittoria di misura a Parma sembra essere figlia delle vittorie della gestione precedente. In realtà qualcosa di "sarriano" si vede già nel gioco, ma sarebbe utopistico pensare e pretendere di più in questo momento della stagione, considerando il cambio epocale voluto dalla dirigenza, in termini di mentalità e di filosofia di gioco. E' ovvio che la rosa della Juve è complessivamente più forte di quella delle altre squadre, ma occorre considerare anche altri fattori: la fame di vittorie, dopo la scorpacciata di scudetti e Coppe Italia degli ultimi anni sarà la stessa? Quanto tempo occorrerà affinché il passaggio Allegri/Sarri sarà definitivo? Questo passaggio sarà indolore? Quanto incideranno i nuovi acquisti nelle singole squadre rispetto al campionato passato?

Per sintetizzare tali quesiti potremmo chiederci: le distanze dalla Juve si allungheranno o si accorceranno?

Io ho una mia idea: la Juve, con l'ennesimo mercato straordinario (De Ligt è potenzialmente il centrale difensivo dei prossimi dieci anni) punterà decisamente alla Champions, ma non disdegnerà sicuramente il campionato (potrebbe partecipare con due squadre diverse, vista l'ampiezza e la qualità della rosa).

Il campionato, storicamente, lo vince la squadra che ha la difesa più forte. Anzi, la fase difensiva più forte. Credo quindi che, a livello difensivo, gli acquisti di De Ligt, Manolas e Godin saranno quelli più importanti nelle loro rispettive squadre. E, a questo punto, mi chiedo: quale di questi tre giocatori rafforzerà maggiormente la propria squadra nella fase difensiva rispetto al campionato scorso? 

Per me le distanze dalla Juve si dovranno misurare con la risposta a tale quesito. CR7 permettendo.


Buon campionato a tutti!

SC