Non c'è niente da fare, chi dirige questa società ama mettersi i bastoni tra le ruote.

A Elliot non frega nulla del Milan, della sua storia, dei sentimentalismi, dei tifosi, interessa guadagnarci e rientrare dal credito... hanno sbagliato anche la comunicazione e le tempistiche; cosa costava aspettare e decidere ciò a fine stagione? Questo si chiama masochismo.

Lo ripeto "cambiare tutto per non cambiare nulla", come ho già detto in precedenti articoli e in vari commenti...

Non abbiamo una proprietà... loro guardano i grafici, i conti, i profitti, gli utili, dei sentimenti se ne fregano... l'unico comunicato di Elliot riguarda il giorno dell'insediamento, ben  20 mesi fa, da allora solo silenzi, Gazidis avrà parlato solo una volta, chiamato a gran voce come il visir dei ricavi commerciali e del marketing, si sta dimostrando abilissimo tagliatore di teste, non basta alleggerire il monte ingaggi o i ricavi dello stadio, quando verrà costruito... di fatto serve la materia prima... i giocatori... se vuoi tornare subito in Champions per avere vagonate di milioni da Uefa e sponsor serve gente pronta... ma giocatori pronti non ne vuoi prendere, perché non vuoi alzare il monte ingaggi... se vuoi solo giovani 20 enni allora gli devi dare tempo di crescere, sbagliare... mi sembra un cane che si morde la coda, si pretende il 4° posto con ragazzini da lanciare, (scommesse) in questo casi quali colpe madornali possono avere il duo Boban Maldini?

Anche loro hanno peccato di inesperienza, hanno commesso errori, sfido chiunque a non commetterne, sbagliare è umano per carità, ma dato che ognuno della dirigenza deve portare risultati l'unico non messo in discussione è proprio il manager sudafricano. Se davvero ha un pre accordo con Ragnik, significa che sta facendo "terra bruciata" attorno al duo... Preferendo gente che segue la sua stessa linea estrema, come Almstadt e Moncada ad esempio, molto attenti al mercato francese, guarda caso allo stesso Ragnik sono i francesi i giovani che preferisce.

Il Milan non è né l'Atalanta che Gazidis prende a modello, né il Lipsia o l 'Ajax, realtà diverse, piazze piccole, provinciali, senza la pressione che c'è a Milano, Gazidis dimostra ancora una volta di non conoscere la storia e la tradizione di questi colori. 

Il Milan tornerà grande quando avrà una proprietà VERA con una dirigenza che ha unità di intenti, testa e cuore, fino ad allora il Milan sarà condannato solo ad un purgatorio perpetuo...
Elliott out