Tornare a casa porta sempre grandi emozioni, ricordi e rimpianti, tra pensieri che si contrastano che siano negativi o positivi. Questo accade anche per chi lavora e fa parte di tutto il mondo che gira attorno al gioco del calcio. I protagonisti in questo caso sono allenatore e giocatori di una storia d’amore nata nel 2008 e portata avanti per quattro anni. Pep Guardiola e il suo grande Barcellona, passato alla storia per il famoso modo di giocare con tanti tocchi per addormentare ed annullare qualsiasi squadra si presentasse davanti, per poi trovare l’attimo giusto di giocare rapidamente fase di rifinitura e andare in goal. Quel gioco e quella raffinatezza che passava dai piedi di due ragazzetti qualunque, si parla di Andres Iniesta e “la pulce” Lionel Messi. È proprio da quei piedi che esattamente quattro anni dopo dall’addio di Pep (ora allenatore del Manchester City) si gioca Barcellona- Manchester al Camp Nou. Lo stadio è quello delle grandi occasioni, quasi 90 mila spettatori ad accogliere le due squadre, ad accogliere ancora una volta le giocate del cinque volte pallone d’oro Leo Messi e del marziano compagno di squadra Iniesta. Il ritorno a casa non da i frutti sperati per l’allenatore del City, gli inglesi escono sconfitti per 4 a 0 che grazie alla tripletta, neanche a dirlo, della pulce e grandi giocate di alta scuola del solito Iniesta, spazzano via un City nettamente opaco e sottotono. La storia naturalmente non finisce qui, siamo solo ai gironi di Champions League, il tempo per migliorare c’è e Guardiola incontrerà ancora i più forti, stavolta in casa, tentando di ingabbiare quei nanetti che hanno fatto impazzire la sua difesa. Non resta che fare i complimenti, tornare a casa, sfogliare i giornali e guardare ancora una volta che Messi e compagni hanno dimostrato la loro prova di forza, magari pensando: chissà se li ci fossi ancora io, chissà come sarebbe, chissà…