Con gli acquisti di Bonucci e Biglia ed il possibile arrivo di un pezzo da 90 in attacco, il Milan cambia prepotentemente le gerarchie per la lotta allo Scudetto. Se Napoli e Juve, ad oggi sono ancora superiori ai bianconeri, non si può dire lo stesso di Roma, Lazio ed Inter, tutte alle prese con un mercato difficile ed a rilento. Il nuovo Milan si candida invece ad essere un serio competitor per la vittoria finale. Perché? Perché a Milano probabilmente hanno capito, meglio che altrove, che lo Scudetto passa dal reparto arretrato. Ecco perché l'acquisto di Bonucci potrebbe essere il vero colpo che sposta le gerarchie. A differenza del Napoli, che da anni imposta la propria filosofia sulla ricerca dell'estetica, da Benitez a Sarri gli azzurri hanno cercato sempre una dimensione più europea per il proprio gioco, fatto di possesso e fraseggio, a Milano, Montella, potrebbe aver deciso di seguire il "modello Juve", basato su di una difesa impenetrabile, vero motivo dei successi bianconeri. Questa interpretazione (del tutto personale, va detto) spiegherebbe il perché di un acquisto così importante e costoso in un reparto che annovera già Romagnoli e Musacchio, i quali difficilmente accetterebbero a cuor leggero la panchina. Montella proporrà, con ogni probabilità, la difesa a 3, che in Italia è stata l'arma vincente dei bianconeri e sinonimo di Scudetto. Fu proprio la svolta tattica contro il Napoli, il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2, ad aprire il ciclo di Conte (che si concluderà con il record dei 102 punti) e quello della Juventus, che sarà ricordata per i 6 scudetti consecutivi. Anche a vedere l'ultima Juve di Allegri, ci si accorge facilmente che il 4-2-3-1, non era che una variante elaborata di un 3-4-3 (o 3-4-2-1 per i più tecnici), sottolineando quindi la volontà di non rinuciare ai tre difensori. Lo sa bene lo stesso Montella, artecife di un simile trasformazione tattica nell'ultimo periodo fiorentino. Il nuovo vestito tattico potrebbe dare maggiore fiducia al nuovo Milan e favorire una rapida conoscenza fra gli interpreti. Tanti i avntaggi nello specifico. La difesa a 3 dovrebbe garantire una maggiore copertura sia al portiere che ai due mediani postisi davanti. Inoltre, Conti ritroverebbe il modulo che lo ha fatto esplodere a Bergamo, avendo meno apprensioni difensive che in una linea a quattro, e lo stesso Rodriguez potrebbe mostrare maggiormente le proprie qualità offensive. In avanti, Montella avrebbe diverse soluzioni: potrebbe decidere di "liberare" Çalhanoğlu dietro le due punte, evitando di far pesare troppi compiti tattici sull'eclettico fantasista turco, oppure scegliere un tridente (qualora Suso non fosse sacrificato sul mercato viste le tante entrate) con due esterni larghi, liberi di offendere, meno tenuti a coprire tatticamente gli esterni avversari e quindi più lucidi in fase conclusiva. Nel nuovo disegno tattico, Bonucci diventa l'uomo giusto al momento giusto. Porterebbe con sé la grinta e carisma necessari ad una squadra in costruzione, la conoscenza menmonica di un modulo e dei suoi meccanismi, e la capacità di essere una fonte di gioco alternativa a Biglia, con il quale condividerà l'onere di dare il là alle azioni rossonere. Un'intuizione, più che un semplice acquisto, che pone il Milan di diritto nei competitor per il Tricolore. Quello passato, negli ultimi 6 anni, sempre dalla difesa a 3.