Si sa, di solito le bandiere riescono a trascinare la squadra in campo. In panchina invece la musica è diversa, complici le pressioni della dirigenza e le aspettative dei tifosi. Sono tanti gli esempi accaduti negli ultimi anni e quello più fresco porta il nome di Gennaro Gattuso che, durante la sua esperienza nei pressi di Milanello e San Siro, non è riuscito a portare i rossoneri nell’Europa che conta. “Ringhio” non è il solo: in Italia sono stati molti gli ex calciatori che hanno deciso di prendere il timone per guidare il “loro” club, ma la scelta non ha portato gli effetti sperati.

ITALIA – Nella stagione 2009/2010 la Juventus decide di consegnare la propria panchina a Ciro Ferrara, dopo una stagione caratterizzata da alti e bassi sotto la cura Ranieri. L’ex bianconero parte forte facendo vivere alla squadra un trend positivo di risultati utili. Dopo l’eliminazione dalla Champions però qualcosa si rompe, con la “Vecchia Signora” irriconoscibile e protagonista di una serie non proprio esaltante di prestazioni. Epilogo? La Juventus chiude il campionato al settimo posto, con l’ex difensore passato alla storia per aver concluso la stagione con un piazzamento peggiore rievocando i fantasmi dell’era Maifredi. Per trovare un altro esempio basta anche fare un rewind all’anno 2000: l’Inter affida il gruppo a Marco Tardelli, ex calciatore. Il tracollo è drammatico: i nerazzurri perdono la stracittadina con il Milan e incassano anche il k.o. in Coppa Italia contro il Parma. Non solo: durante il suo lavoro ad Appiano Gentile, Tardelli viene più volte bersagliato dai suoi giocatori e guadagna l’etichetta come il peggior tecnico della gestione Moratti anche da parte dei tifosi. E infine torniamo ai giorni nostri: Rino Gattuso rassegna le dimissioni in seguito alla mancata qualificazione in Champions League che ha fatto storcere il naso ai vertici della società e alla Sud di Milano. Se in Italia non sono mancati i flop degli ex, si può dire la stessa cosa anche all’estero con formazioni blasonate protagoniste di periodi bui.  

ESTERO – All’Old Trafford il Manchester United chiama Ryan Giggs per sostituire l’allora ex tecnico dell’Everton Moses (quest’ultimo battezzato da un allenatore come Sir Alex Ferguson). La cura del gallese non sortisce alcun effetto: i Red Devils concludono la stagione con uno scialbo settimo posto con l’ex capitano che richiude le valigie dopo la mancata risalita verso il piazzamento Champions. Dalla terra del thè delle cinque fino ad arrivare a quella della corrida: il Real Madrid, reduce dalla finale vinta a Kiev, chiama come traghettatore Santiago Solari in seguito alla turbolenta parentesi targata Julen Lopetegui. L’avventura dell’ex dei galacticos arriva subito ai titoli di coda con Florentino Perez che richiama Zinedine Zidane nei pressi di Valdebebas.

Gli ex, seppur artefici di vittorie in passato sul rettangolo verde, non hanno portato in panchina gli effetti sperati in termini di palmares. Gattuso si aggiunge alla lista, ennesima dimostrazione di come il passato da calciatore conti relativamente quando ti ritrovi a bordo campo.