Cosa dire quando ci si trova davanti ad un addio al calcio, quando pensi che non c'è n'è più, quando il cuore e la testa dicono di continuare, ma poi devono far pace con le gambe che per tutti i chilometri fatti non ce la fanno più e chiedono di fermarsi.
Cosa dire quando quello sguardo perso sul cartello ti dice che la tua squadra non ce l'ha fatta, quando i tuoi gol non sono serviti a niente, quando a 39 anni sei ancora un punto di riferimento e capitano di quella squadra, quando nemmeno quel nuovo acquisto è riuscito a dare di più per farti riposare, quando devi infilarti quegli scarpini e tentare di riprendere una gara che sembra persa.
Tutti fanno un plauso interno quando metti piede in campo, si perchè quando si vede uno come te che da l'anima e non si risparmia mai, uno che si batte e sbatte per la causa, uno che è rimasto legato ai vecchi insegnamenti, che si è fatto crescere la barba per coprire i primi segni di vecchiaia sul viso, uno che non ha mai chiesto più di quel che gli è stato dato. Quando pensi che quel popolo ha strillato, urlato e pianto, quando un sogno sembrava talmente bello per essere vissuto, quando gli acciacchi ti hanno messo a riposo, ma un riposo che durava poco molto poco, perchè tu eri indispensabile e non avresti mai accettato che la tua squadra si stesse arrendendo, quindi cercavi in tutti i modi di ritornare in campo e dare il tuo contributo. Un bomber che non ha mai smesso di segnare,mai...Il tuo impegno non ha paragoni, tu che hai sempre lottato per le cause minori, rifiutando a volte posizioni migliori, squadre più forti, hai sempre sposato il 'povero' club da salvezza ad una tranquilla stagione senza spasmi.
Hai portato in quel club tanta forza, tanta sicurezza, che molti ragazzi hanno portato nel corso delle loro carriere lontane dal quel club, ma che non si dimenticano mai di menzionarti quando si parla della loro crescita umana.
Tu sei stato un amico, un fratello ed un padre per molti dei tuoi compagni di squadra, per molti ragazzi che mettevano piede per la prima volta sul grande rettangolo di gioco, nel grande calcio, gli hai insegnato che l'importante non è vincere ma essere sempre pronti ad aiutare la squadra a fare bene, anche contro ostacoli che solo a nominarli gli faceva tremare le gambe. Sei stato una bandiera per quei tifosi che negli anni si sono moltiplicati fino a rimpire mezzo stadio, quello stadio che si faceva sentire sempre e tu sei stato uno di quei nomi più osannati. Le tue reti ? Cosa dire, sono entrati di diritto nel cuore di quei tifosi, ma non solo, tutti e dico tutti hanno sempre premiato la persona oltre che al giocatore, un ragazzo che in campo era una persona e fuori la stessa senza cambiare di una virgola. Quando arrivava l'estate e il calciomercato si presentava per chiedere tue informazioni, la tua risposta era sempre la stessa "No grazie, resto qui", senza dare nemmeno un controrisposta alla società interessata, non contava la moneta, non contava il blasone, per te contava essere importante per una causa per te più importante di tutto il resto.
Hai sognato con quei colori e lo hai fatto fino in fondo, sei stato e rimarrai quel capitano che tutta Italia ha sempre rispettato, perchè non hai mai fatto niente per attirare cattiverie nei tuoi confronti, sei stato te stesso, cosa che in questo mondo calciastico è raro, molto raro.

Ti parlo come ad un fratello perchè per me lo sei, la tua tranquillità, la tua genuinità, non importa se la casella vittorie sia vuota, se nella tua lunga carriera non hai avuto la gioia di alzare qualcosa, ma quelle promozioni valgono molto più di una Champions o una Europa League, di un piazzamento importante, perchè tu hai utilizzato la tua carriera solo ed esclusivamente per aiutare chi era in difficoltà, visto che a te è sempre piaciuto stare in club che avevano bisogno.
Grazie di tutto capitano #31