Negli ultimi anni, soprattutto per le milanesi, si è creata un'atmosfera tesa tra la "voglia" dei tifosi di vincere e i problemi economici delle società che non permettono di farlo subito comprando i migliori giocatori. Noi tifosi italiani siamo così, vogliamo tutto e subito, ci piacerebbe subito lottare con il Real per una Champions sacrificando progettualità, management, bel calcio e tattiche, il problema però è che adesso il vento è cambiato, adesso sono le squadre straniere a fare l'Inter, il Milan o la Juve di una volta, noi adesso abbiamo bisogno più che mai di un progetto per arrivare poi in futuro ai loro livelli. Ho fatto questa premessa per introdurre il soggetto dell'articolo: Frank De Boer, un allenatore/manager venuto da un mondo alieno a noi dove la progettualità è la prima regola, la prima regola per raggiungere un obiettivo. Io, e penso molti altri veri interisti, non mi sono scomposto minimamente dopo la sconfitta a Chievo, perchè? E' semplice, De Boer è un grande allenatore ma ha avuto troppo poco tempo per lavorare e progettare l'attuale stagione. in poco più di 12 giorni, con una sola amichevole disputata, non c'è nemmeno il tempo di pensare a quale formazione schierare in campo, e si è trovato tra le mani giocatori che lui nemmeno avrebbe mai immaginato di allenare. Adesso abbiamo l'opportunità di crescere, mentalmente e a livello societario, abbiamo un allenatore che ha come filosofia il calcio totale, ovvero il calcio per eccellenza, che sa lavorare con i giovani, che è un manager, ma ha bisogno di tempo. Per cui anche se arrivasse decimo, lui sarebbe esente da colpe, ma ci divertiremo in futuro, e questo è sicuro, quando avrà la sua squadra e avrà finalmente inculcato tutta la sua idea di calcio. Per cui non scrivete più frasi come #RivogliamoMancini, se questa volta vogliamo crescere davvero lasciamo perdere la nostra italianità calcistica e il volere tutto e subito. L'unico appello che voglio fare alla società, è il seguente: servirebbe un ritorno di Lele Oriali, ci manca una presenza costante che stia vicino alla squadra.
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