Siamo il campionato con il 60% di giocatori stranieri, con alcune squadre che arrivano anche al 100% di stranieri in campo, ma sulla panchina, la situazione è leggermente diversa, diciamo così, dove sono gli allenatori italiani a farla da padrone. Che significa tanto come niente dal momento che il gioco all'italiana oggi ancora è difficile da decifrare in modo tassativo. Dipende. Siamo il campionato dove forse si esonera di più storicamente, tra le medie più alte. Gli allenatori in Italia non sono manager come in Inghilterra, quello è un mondo diverso, sono sicuramente i primi capri espiatori, sicuramente, anche perchè non è che una società si può permettere di cambiare tutti i protagonisti in campo. In questa stagione dove tutto è realmente possibile, con un campionato equilibrato fino alla fine, soprattutto nella lotta scudetto e zona salvezza, ci saranno probabilmente degli scossoni in panchina già dall'inizio e dei segnali vi sono da giorni, tutt'altro che sorprendenti. Il precampionato ha entusiasmato poco società come Inter, Juve, Napoli, contrariamente da quello che invece è accaduto sulla sponda Milan o Roma, ci sono state ambizioni riviste, pesantemente, come quelle del Monza, altre società che dovranno salvare la Serie con le unghie, come il Toro, altre che saranno una grande incognita, ricordandoci che se si è salvata nella scorsa stagione una società come la Salernitana che da tutti era data per spacciata, significa che fino all'ultimo fischio finale si deciderà la posta in palio. Chi sarà il primo allenatore a saltare?

Il mondo delle scommesse, che trova il tempo che trova, le sue quotazioni già le ha fatte. Sottil, alla sua prima ad Udine è quello che viene dato tra i più a rischio, ma ad Udine, hanno saputo investire bene con gli allenatori in questi ultimi anni, portando il secondo in prima, la vicenda Cioffi ha lasciato il segno però negativamente, e lo stesso Cioffi, infatti, potrebbe essere il primo allenatore ad essere esonerato in questa stagione. Si giocherà tale primato forse con Juric dove la tensione con il Torino è altissima e Zanetti dell'Empoli. A seguire vi sarebbero Nicola, e Stroppa, quest'ultimo chiamato a mantenere la categoria per il Monza, e sarebbe veramente divertente se il Monza dovesse retrocedere quest'anno dopo tutti gli annunci strepitosi fatti dal re delle favole italiane, Berlusconi, che addirittura promise la qualificazione in Champions. Ma Berlusconi lo conosciamo bene, il lupo il vizio non lo perde mai. A seguire ci sono tutti gli allenatori delle altre società minori tra cui anche Gasperini che si trova a guidare l'Atalanta che ancora oggi  non sa che stagione vivrà, lo scoprirà alla giornata, cioè proprio l'opposto della filosofia di Gasperini. Ma ci sono anche dei big che vengono dati a rischio. A partire da Spalletti, e c'è anche Allegri, Inzaghi e Pioli, invece, sono quelli dati più al sicuro. Chissà se sarà realmente così, perchè in casa Inter, Inzaghi è sotto osservazione, soprattutto dopo un precampionato letteralmente disastroso, con i nerazzurri che quest'anno hanno l'obbligo di vincere un campionato alla portata dei nerazzurri, dopo averlo regalato al Milan la scorsa stagione, e se così non sarà l'avventura di Inzaghi difficilmente potrà continuare dalle parti di Milano. Insomma, praticamente la quasi totalità degli allenatori sono a rischio nel nostro campionato, mica male. Per dire....