Nell'ultimo anno non si può certo dire che Milan e Juventus non hanno fatto parlare di sè in campo e fuori. Aldilà della finale di Coppa Italia nella quale i bianconeri hanno testato tutta la fragilità dei rossoneri durante la scorsa stagione, quello che sta balzando all'occhio sono i continui intrecci di mercato che viaggiano sull'asse Milano-Torino. Se è vero che il Milan ha cambiato proprietà in questo ultimo periodo, mettendo a capo altri interpreti come il presidente Scaroni e il dg Leonardo, c'è da dire che anche l'estate 2018 vive sulla falsa riga di quella precedente.

Stessi club. Stesse interessanti manovre di un anno orsono. Con un comune denominatore: Leonardo Bonucci. Un intreccio più fitto quello che sta andando in scena in questi giorni di mercato con il centrale della nazionale pronto a riabbacciare Allegri dopo aver vissuto molte frizioni durante l'ultimo stagione a braccetto in bianconero. 

Una sorta di mea culpa. La Juventus è pronta a rimettere la pecora nera nel gregge al termine di un anno in purgatorio in rossonero. Lui che era arrivato con il l'etichetta di 'spostatore di equilibri' ma che invece ha assistito da attore assolutamente non protagonista al settimo scudetto della Juventus. Lui che con il suo Milan ha avuto moltissime ombre e pochissime luci e si è inabissato con tutto l'ambiente ad un livello di mediocrità per gran parte della stagione.

Una stagione maledetta, diciamo. Di quelle da archiviare al più presto. Ma la scelta nel ripartire non sarà con gli stessi colori sposati solamente 365 giorni fa. Il richiamo della Juventus è forte ed un pranzo chiarificatore con Allegri lo ha portato a chiedere a Marotta 3 milioni in meno rispetto a quanto percepisce tuttora pur di tornare a essere il giocatore che era. 

Esatto il giocatore che era. Ma effettivamente quale giocatore è stato Bonucci? Il credo di molti addetti ai lavori e non solo vive sul fatto che il difensore abbia altamente beneficiato dell'esperienza vincente dei vari Buffon, Chiellini e Barzagli per innalzarsi ad un livello importante. Un livello che ha fatto gola al Milan che vedeva l'affare del secolo sulla base dei 42 milioni chiesti dalla Juventus. La stagione rossonera di Bonucci è storia recentissima e l'assenza di giocatori di quella caratura ne hanno 'sgonfiato' il valore.

Ora però il carisma di Buffon è a Parigi, Chiellini ha due anni in più rispetto al passato e Barzagli è rimasto come chioccia all'ultimo anno di contratto manifestando già dalla scorsa stagione concreti limiti di condizione e reattività. Allora la domanda sorge spontanea... qual'è il vero valore di Bonucci? Molto probabile che lo scopriremo nel momento in cui varcherà i nuovi cancelli della Cantinassa.

Da assistente a pilota di linea, ora la rotta deve tracciarla lui.