"Qualcuno nella Juventus non è capace a contare"

Quest'espressione è la prima che ti viene in mente leggendo le, a volte fantasiose, trattative di mercato riportate dagli esperti e fonti vicine alla Juventus. Ma tutti sembrano dimenticarsi di una cosa: la Juventus ha tesserato, in questa sessione di mercato, due giocatori extracomunitari.

Ma cosa dicono le norme sul tesseramento di giocatori extracomunitari vigente in Serie A?

Stando al regolamento esistono tre tipi di squadre: quelle che nella scorsa stagione hanno tesserato più di due giocatori extra UE, quelle che ne hanno tesserati giusto due e quelle che ne hanno tesserati meno di due. Per il primo ed il secondo gruppo le regole sono approssimativamente le stesse, entrambe le squadre infatti possono tesserare due giocatori extracomunitari a patto che uno abbia preso parte, in campo o in panchina, ad almeno 5 partite della propria Nazionale di categoria (Nazionale maggiore, Under 21, Under 19 ecc) mentre il secondo, che non ha limitazioni sul numero di partite presenziate con la Nazionale, può arrivare a patto che sostituisca un giocatore extracomunitario in uscita (tale giocatore viene detto "in sostituzione"). Per il secondo gruppo (squadre che hanno tesserato solamente due giocatori extra UE) non esiste un limite di partite da dover giocare con la Nazionale di categoria, mentre la regola per tesserare il giocatore "in sostituzione" è sempre la stessa.

A quanto detto vanno fatte delle specificazioni che rendono più chiaro come sia possibile che una squadra abbia ingaggiato più di due giocatori extracomunitari e cosa si intenda con "in uscita". Tali regole valgono per i giocatori non comunitari che vengono in Serie A ma che provengono da campionati esteri (comunitari o non), infatti non esistono limiti sul tesseramento di giocatori extracomunitari provenienti dai campionati di calcio italiani. Con "in uscita", riprendendo il discorso di prima, si intende un calciatore extracomunitario che viene ceduto all'estero. A questo gruppo di giocatori in intendono anche i giocatori che prima dell'inizio della nuova stagione sono diventati comunitari.

Per il terzo gruppo (quelli che ne hanno tesserati 0 o 1) possono acquistate, senza nessun genere di vincolo, tanti giocatori quanti ne servono per raggiungere quota 3.

La Juventus, come prevedibile, rientra nel primo gruppo e, al netto di un McKennie in prestito, stando a quanto riportano i più autorevoli giornalisti ha occupato entra i posti disponibili con Arthur che ha giocato più di 5 partite in Nazionale e con l’americano arriva come giocatore "in sostituzione". Con entrambi gli slot occupati chi esce per fare posto a McKennie? Si aprono due possibili soluzioni.

La prima soluzione è che la Juventus, nonostante non ci siano voci confermate al momento, ceda, da qui al 5 ottobre, un giocatore extracomunitario. I principali indiziati sono due: Alex Sandro e Douglas Costa. La Juventus ha in rosa anche Bentancur e Cuadrado, entrambi centralissimi nel progetto, e Danilo, in quale ha un peso al bilancio di 31 milioni e al momento, stando a quanto riportato dagli esperti, non ha offerte che permettano alla Juventus di non registrare una minusvalenza. Ma, al netto di articoli di mercato buttati lì senza convinzione, non ci sono trattative in essere su nessuno dei due giocatori. Con la cessione di Alex Sandro o Douglas Costa, che ha un valore residuo a bilancio di 11 milioni, la Juventus potrebbe registrare un'importante plusvalenza.

Cercando in rete è possibile trovare alcuni articoli in cui si parla di un problema risolto con la cessione in prestito di Romero all'Atalanta, cessione che però, come specificato in precedenza, non libera nessun posto in quanto il trasferimento è avvenuto in Italia. Discorso simile per Higuain che, seppur argentino, ha il passaporto comunitario e la sua rescissione non ha liberato nessun posto. Anche la cessione di Matheus Pereira, leggendo i commenti dei giornalisti più esperti, non risolverebbe il problema in quanto il giocatore al momento del passaggio al Barcellona era tesserato con la Juventus Under 23.

La seconda soluzione, che non molti sposano, è che la Juventus non abbia ancora occupato il posto del giocatore "in sostituzione" in quanto McKennie è arrivato a Torino con la formula del prestito con diritto di riscatto e non con obbligo. Leggendo le norme sul tesseramento di giocatori extracomunitari si parla di giocatori tesserati a titolo definitivo. Secondo molti blogger un giocatore che arriva in prestito può essere definito come tesserato a titolo definitivo solo se all'interno del contratto è presente un obbligo di acquisto valido per le stagioni successive.

Quest'ipotesi, se pur abbastanza valida, verrebbe parzialmente confutata dalla necessità di Suarez di sostenere l'esame di italiano per diventare comunitario. Ma tale necessità non la confuterebbe a prescindere, infatti la Juventus potrebbe anche aver deciso di non cedere uno tra Alex Sandro e Douglas Costa e quindi di non voler occupare il posto del giocatore "in sostituzione" o potrebbe aver in mente di acquistare un altro giocatore extracomunitario che, a differenza di Suarez, non ha la possibilità di acquisire il passaporto comunitario in tempi "brevi".

Messa da parte questa seconda ipotesi non supportata da i principali esperti di mercato, la Juventus, che abbia occupato il posto del giocatore "in sostituzione" o meno, ha la necessità di cedere ed uno tra Alex Sandro e Douglas Costa è sicuramente di troppo specialmente con Bernardeschi e De Sciglio che non hanno mercato. La domanda resta: c'è qualcuno alla Juve che non sa contare?