Le ultime ore in casa Fiorentina sono state tutte un rincorrersi dietro l’altro di notizie sulla vicenda Vlahovic. Tra l’altro non fanno neanche bene alla squadra, ma per salvaguardare la mia onestà intellettuale questo articolo che state leggendo andava scritto.

Dunque, ieri su FirenzeViola e successivamente stamani su molti quotidiani è uscita la notizia che la compagnia che cura e gestisce gli interessi di Dusan Vlahovic avrebbe portato, la scorsa estate, sul piatto dei dirigenti della Fiorentina un’offerta da 60 milioni cash più bonus (con l’accordo tra la compagine in questione ed il giocatore già pronto). Su quale sia la squadra in questione non c’è certezza, ma si ipotizza che si trattasse dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone.

La risposta della Viola è arrivata per bocca di Commisso: no assoluto, il forte centravanti serbo resta con noi, per il bene della Fiorentina e, visto che è come un figlio per me, gli darò tutto quello che vuole per rinnovargli il contratto. Gli agenti del calciatore, furiosi, hanno da allora interrotto ogni tipo di dialogo con la società gigliata.

E così è stato: Vlahovic è rimasto a Firenze, Commisso è arrivato ad offrigli più di 4 milioni di euro netti a stagione, senza contare i bonus, volendolo trasformare nel giocatore più pagato dell’intera storia della Fiorentina, ma a nulla è servito perché, appunto, per Ristic e la sua squadra non c’è nessunissima possibilità di accordo per rinnovare il contratto.

Le cose quindi da dire sono due e molto semplici: o gli agenti del calciatore mentono spudoratamente, oppure lo ha fatto Vlahovic quando pochissime settimane fa, in un’intervista esclusiva a Dazn, ha parlato di Firenze come della sua seconda casa, nella quale sta da Dio e, soprattutto, che la scelta di restare alla Fiorentina era stata soltanto sua (anche nel ritiro di Moena aveva detto ai supporter gigliati di essere pronto a firmare). Ma come: se i tuoi agenti ti avevano già ceduto!??!

Dall’altra un Commisso che si è comportato proprio da padre, sia di Vlahovic coccolandolo fino all’ultimo, che della Fiorentina e dei suoi tifosi cercando di preservare tutto il bagaglio tecnico e di talento riposti nel centravanti della nazionale serba.

Insomma: qualcuno tra gli agenti di Vlahovic ed il calciatore ci ha presi in giro (a noi tutti tifosi della Fiorentina), con bugie pesanti e piuttosto gravi e qualcun altro, mi riferisco stavolta a Rocco Commisso, ci vuole davvero bene.

Ops, non voglio santificare assolutamente la figura del patron americano, che di errori nei pochi anni italiani ne ha fatti davvero parecchi, ma è come un babbo che, rivestito del ruolo di paternità all’improvviso, sbaglia spesso e volentieri, ma in totale buona fede e pensando di fare sempre il meglio per suo figlio.

Ecco che quindi Commisso è forse stato ingenuo nel non accettare quella ricca proposta, che difficilmente gli si ripresenterà (quei soldi sarebbero poi serviti per fare mercato), pensando di poter convincere Vlahovic ad andare contro tutti i suoi agenti, ma allo stesso tempo lo ha fatto soltanto per costruire una Fiorentina più forte possibile.

Conclusioni? Grazie Rocco, noi tifosi gigliati siamo con te. Male Vlahovic, che però non potremo fischiare per qualche mese se non vogliamo fare come quell’uomo che, per fare dispetto alla moglie, si tagliò i propri attributi. Fischiandolo e/o contestandolo ci faremmo, infatti, soltanto del male da soli (non avendo altri giocatori del suo ruolo in rosa)!