A quanto pare sta per finire la storia d'amore fra Quagliarella e la Sampdoria, nella quale milita da ormai due anni e di cui è capitano. Quello che è stato un grande ritorno, dopo aver frequentato altre quattro squadre (tra cui Juventus e Napoli) in 9 anni, termina alla fine di una stagione andata oltre le aspettative per l'attaccante napoletano. In questi giorni è stato accostato all'Inter, dove farebbe il terzo attaccante alle spalle di Icardi e Lautaro Martinez, ma rimane vivo l'interesse della neo-promossa Parma, che necessiterebbe di una punta d'esperienza che sia in grado di giocare una stagione costante da titolare, senza alti e bassi. Due strade opposte, che mettono Fabio in una situazione in cui dovrà riflettere. Ovviamente si presuppone che le due offerte ci siano veramente, dato che adesso sono solo qualche cosa di più di semplici voci ma sono ancora lontane dal diventare offerte (o trattative) vere e proprie. 

In un intervista fatta dagli autogoal all'attaccante blucerchiato, ha dichiarato che la causa del calo drastico dopo la prima metà di stagione è stata dovuta dalla stanchezza (anche se a questo ci eravamo arrivati tutti, non c'era bisogno che lo dicesse). Nonostante l'intervista fosse molto scherzosa, non credo che sia arrivata ad essere ironica. Dunque penso che sia un'ulteriore conferma del fatto che Fabio stia accusando la stanchezza del duro lavoro che svolge durante l'anno. Questo mi porta a pensare che se ci dovessero essere delle offerte reali da parte di Parma e Inter, Quagliarella sceglierebbe la seconda, in quanto squadra in cui non avrebbe un ruolo fondamentale e nella quale partirebbe raramente da titolare, se non addirittura mai. 

Ma allora, se accusa la stanchezza e se dovesse decidere di andare a giocare per una squadra in cui collezionerebbe massimo 180' in una stagione, perchè non si ritira? Le ragioni del 'NO' possono essere il fatto che non è ancora troppo vecchio, avendo 35 anni, e che, giocando nell'Inter, avrebbe ancora la possibilità di ricevere uno stipendio fisso molto alto (rispetto agli stipendi di un lavoratore medio, ovviamente) senza dover giocare troppo. Le ragioni del 'SI', invece, sono principalmente che troverebbe sicuramente un altro lavoro ben retribuito (forse azzardo, ma un esempio potrebbe essere un ruolo in Federazione), anche se non raggiungerebbe i 2 milioni che prende adesso.
L'altro motivo è anche che così troverebbe pace dopo una carriera passata a girare per l'Italia tra Udine, Napoli, Torino e Samp. Se invece dovesse decidere di andare al Parma, dove sarebbe sicuramente uno dei giocatori chiave della squadra, allora la faccenda si capovolge e allora rimanere a giocare e allungare la carriera avrebbe molto più senso.

Ovviamente dover smettere è molto difficile per un giocatore di quel livello, e di certo non accadrà quest'anno a Fabio perchè non è il momento, è solo un mio ragionamento di logica che però posso fare solo in modo oggettivo, senza capire quello che prova lui in questo momento. Non dico assolutamente che sia sbagliato il fatto che continui a giocare. 

Detto questo, sono sicuro che qualunque scelta farà riuscirà a dare il meglio di sé, come ha fatto in tutta la sua carriera, e a regalare ai propri tifosi più goal di quelli che si aspettano.