E adesso?!? Cosa avete da ridire, tristi Cassandre e piagnucolanti profeti di sventure incombenti? Quello che avete visto oggi al Vigorito è ancora NULLA; un modesto assaggio; ci stiamo appena appena rifacendo il palato.
Ma la nostra è FAME atavica, di generazione in generazione l'abbiamo cullata e tramandata, dopo averla ricevuta in oltraggioso DONO da un NORD mai sazio della nostra BELLEZZA e della nostra FORZA.
Voi ci avete depredato e oggi comincia la nostra rivincita. Le ultime due partite sono solo un piccolo anticipo del RAMMARICO che infliggeremo a tutte le squadre che incontreremo. Abbiamo dato una lezione di VERO CALCIO alla blasonata SAMPDORIA - non si trattava della Juve Stabia, ma della superdotata Sampdoria! L'abbiamo avvilita, abbattuta, sepolta, abbiamo infierito su di lei. Coda è ancora il nostro eroe! Ancora oggi! Onore a lui - sugli scudi! Ma altri ne verranno e di più valorosi! Considerateci Spartani! Da ieri appena, avvezzi solo alla vittoria!

Non abbiamo pareggiato 0-0; non abbiamo vinto con un risicato 1-0, NO, il risultato finale è 3-2. Non c'è più nulla da fare: L'INCHIOSTRO È SECCO! E doveva essere 3-1, anzi, mi voglio compromettere: 5-1 ! E più avanti vi spiegherò il perché.

Andate a dare un'occhiata agli articoli su di noi che vagano, impazziti, per tutta la Rete. Volete accomodarvi sul “carro del vincitore”? Prego, c'è tanto posto e sapete perché? Perché fino al 29 Dicembre scorso era miserrimamente VUOTO! Accomodatevi pure, voi che la sparerete grossa: «Io l'avevo detto!»; «Il Benevento sarebbe venuto fuori, prima o poi, lo sapevo»; etc etc. Eravamo rimasti in pochi, oh bugiardi del giorno dopo. E volete sapere perché? Perché la vittoria è esaltante, accomuna, ci rende partecipi di qualcosa d'importante da condividere. Perché la sconfitta invece fa male, deprime, mette all'angolo, ti fa disperare.

Però la vittoria non insegna nulla, invece la sconfitta fa diventare adulti.

SETTE PUNTI!
Pochissimi prima di noi erano stati capaci di un doppio salto consecutivo dalla Lega Pro alla serie A. Siamo scesi nell'agone senz'alcuna esperienza, forti solo di belle speranze e di un'enorme ingenuità. Quest'ultima ha continuato ad accompagnarci e ci ha reso simpatici al grande pubblico - non solo del Calcio -, mentre le speranze, una ad una ci hanno abbandonato, sono partite per altri lidi, ben più confortevoli.

Senza speranze, siamo andati avanti, lungo un intinerario riarso, un deserto di 17 sconfitte, al buio. Per tre mesi non è sorta nemmeno una pallida falce di luna! Una fioca, incerta e nascosta luce si era accesa nel frattempo e si chiamava Roberto De Zerbi. Una seconda luce aveva fatto capolino, un lampo abbacinante, come quello di un flash sparato sul viso: il suo nome era Brignoli! E tutti voi sapete perché: Benevento - Milan 2-2. Un pareggio con il Milan non poteva solo significare un improvviso, inatteso colpo di fortuna. Date le circostanze in cui quel pareggio al 94° era maturato, poteva sembrare il contrario, che fosse stata pura fortuna. Invece qualcosa di sostanziale quella volta è accaduto. La nostra formazione ha cambiato connotati, pur rimanendo identica: una stregoneria!

Ma vediamo, in estrema sintesi cos'è successo oggi, 6 Gennaio 2018, il giorno della Befana.

Un primo tempo molto equilibrato, dove il Benevento riesce puntualmente a rompere il solito schema della Samp, nell'organizzare il gioco a partire dalla propria area. La nostra squadra ha imparato a difendersi, a fare muro con 6-7 calciatori tra il centrocampo e la tre quarti. Poche le azioni offensive della Samp e nessuna davvero pericolosa. Tutto questo per 35 minuti e più. L'avversaria continua a premere, ma la difesa del Benevento riesce ad opporsi. Poi prendiamo il primo gol al 46°: quel solito, stramaledetto Quagliarella che tira forte su Belec che non trattiene e Caprari accompagna la respinta in rete, davanti a Costa che fa una delle sue classiche papere!

Ma, grazie a Dio!, non finisce qui. Debutta Billong sulla fascia destra, sostituendo - grazie a Dio! - Costa, infortunato e speriamo che rimanga fuori a lungo… Puscas, intanto, ha perso palla per tutto il primo tempo. Ma perché De Zerbi non ha schierato Armenteros?! È tutta un'altra musica però, a partire dalle prime battute del secondo tempo. È un altro Benevento: ora non difende più soltanto, ma avanza all'offensiva, contro una Samp sempre più avvilita. Billong chiude e rilancia, puntualmente. Subito, al 4° traversa di Coda! La Sampdoria è bloccata. E poi PALO di Coda, al 10°! Billong chiude bene e in anticipo. Grazie a Dio esce Puscas e lo sostituisce D'Alessandro, che il Signore sia benedetto! La Samp in difficoltà, addirittura a corto di fiato. Incredibile! Billong è un gorilla! Autorevole, potente, sicuro, calmo, blocca pulito tutte le palle che cercano di passare dove lui sorveglia. La Samp soffre. Torreira si fa male per incidente. La presenza di D'Alessandro, pur non ai suoi massimi, cambia tutto. Coda, in un'azione perfetta, come logica conseguenza di un predominio costante, fino dai primi minuti del secondo tempo, segna il gol del pareggio meritatissimo. Nicolas VIOLA lotta come un cannibale! Il pressing aumenta. Anche D'Alessandro ci prova e quasi ci riesce. Tutto il Vigorito è in piedi ed esige la vittoria. Brignola raccatta palloni ovunque: grande e infaticabile! Giampaolo è impietrito, forse se l'aspetta. VIOLA, VENUTI, MEMUSHAJ, LOMBARDI, D'ALESSANDRO, CODA: questi i nomi, eternati nel bronzo di Corinto, dei nostri eroi! Torreira crolla, vinto dai crampi; i nostri ne hanno ancora da vendere! La Curva Sud lotta insieme con quelli in campo. Quagliarella cerca di fregarci con una punizione a sorpresa. La pagherà cara. Giampaolo si agita vieppiù. Chiara occasione da gol di D'Alessandro che procura una punizione dal limite. D'Alessandro è un GRANDE! La Samp è in 10: approfittiamone. E ne approfitteremo. Subito: Coda fredda il portiere dal calcio piazzato, aggirando la barriera! Cominciamo ad assaggiare il sapore di due vittorie di fila: i-n-a-u-d-i-to! Il Benevento padrone del campo. Giampaolo è “uno zombi”. 
Quagliarella si è “squagliato”. Restiamo sul 2-1 fino al 46°. Poi Brignola, in corsa, insacca su assist perfetto di D'Alessandro: 3-1. Non si capisce più niente e regaliamo un gol inutile e appena “fastidioso” alla Samp, però un contentino ci voleva, per non farli disperare troppo. Ma c'è poco altro da dire. Benevento-Samp 3-2: INCREDIBILE!

Oreste Vigorito portato in processione a spalla come la Madonna delle Grazie!

Secondo Spalletti (allenatore dell'Inter) «Giampaolo è uno “fortissimo” e rende forti le squadre che allena…». Capito? Noi oggi abbiamo umiliato uno dei più forti allenatori della serie A!

Noi oggi abbiamo mandato negli spogliatoi del Vigorito, colle pive nel sacco, una delle più temute squadre di serie A!

Non dimentichiamolo MAI.

E dunque: i nostri corni, i tamburi e tutte le trombe suonino a martello! Rimbomberanno nel Vigorito. Un'altra volta e poi un'altra, ma sempre come fosse l'ultima, è vicina l'ora in cui brandiremo ancora, tutti insieme i nostri vessilli, come un sol uomo: il rosso-sangue ed il giallo-sole garriranno al vento. Non per collera, non per rovina! Avanti! E non temiamo l'oscurità. Desti! Desti, oh tifosi indomiti: centrattacco saranno scossi, difese saranno frantumate, porte violate, in un giorno di luce morente. Un giorno di fuoco e desiderio, prima che il sole tramonti…Avanzate ora! Avanzate ora! Per l'onta di tutti gli avversari e fino alla fine! Vada come deve andare, restiamo uniti, compatti come lo scudo della testuggine!

VINCEREMO! VINCEREMO! E ANCORA VINCEREMO!