Il mondiale in Qatar corre dritto e forte verso il traguardo: a poco più di una settimana dall'inizio della competizione, le 32 squadre coinvolte hanno già disputato un numero considerevole di match, ben 33 in totale, grazie anche al fitto calendario caratterizzato da partite disputate ogni giorno nelle fasce orarie delle 11 del mattino, le 14 del primo pomeriggio, le 17 del tardo pomeriggio e le 20 serali. 
Dopo 8 giorni dall'inizio del torneo, tutte le squadre coinvolte hanno disputato due incontri, con una media di una partita disputata ogni quattro giorni, ritmo molto intenso che da un lato contribuisce a generare forte pressione sia fisica che mentale nei confronti dei calciatori coinvolti, ma dall'altro pone a disposizione degli appassionati e degli addetti ai lavori una grande quantità di materiale calcistico da analizzare e di cui discutere.
La fase a gironi è infatti una tappa del torneo estremamente delicata, poichè un calendario così ravvicinato è spesso difficile da gestire per allenatori e giocatori; ogni nazionale ha infatti a disposizione solamente tre partite per affermarsi e per tentare di passare il turno e un solo passo falso rischierebbe di compromettere, o quantomeno complicare, il cammino anche di squadre più quotate (come nel caso della Germania, che dopo la sconfitta per 2-1 contro il Giappone ha iniziato decisamente in salita il proprio percorso).
Con il completamento della seconda giornata della fase a girone a gironi del mondiale Qatar 2022, conclusasi con il match Portogallo-Uruguay, è tempo di analisi e bilanci che andremo ad effettuare attraverso una votazione dallo 0 (livello più basso, riservato alle delusioni più grandi della giornata, e più in generale dell'intera competizione) fino al voto 10 (riservato al protagonista indiscusso del turno appena trascorso), la quale può essere riferita sia al singolo calciatore che all'intero gruppo, in base ai diversi casi analizzati. 

Voto 0: L'inesistente Qatar
Il gradino più basso in assoluto di questa graduatoria è occupato dalla nazionale che ospita la competizione, e che si ritrova dopo due giornate ad occupare l'ultimo posto in classifica del girone A, con due sconfitte all'attivo contro nazionali come Senegal ed Ecuador, compagini sicuramente di livello ma considerate ai nastri di partenza come di media/bassa fascia, decisamente distanti dall'essere nazionali favorite alla vittoria finale.
Ciò che preoccupa maggiormente della selezione qatariota non sono tanto i numeri (anch'essi impietosi in quanto si conta un solo gol fatto e ben cinque subiti nelle prime due partite), ma la pochezza di calcio proposto e di idee offensive (nella prima partita contro l'Ecuador i qatarioti non hanno effettuato neanche una conclusione verso la porta avversaria nell'arco di 90 minuti di gioco).
Come risultato di tutto ciò, il Qatar ha siglato un record negativo storico: è infatti la prima nazionale ospitante di un mondiale della storia ad essere eliminata dalla competizione dopo appena due match, un risultato disastroso se si pensa alla grande attesa riposta per la nazionale qatariota alla vigilia, in quanto detentrice della coppa d'Asia conquistata nel 2019.
 

Voto 1: Wayne Robert Hennesey, portiere del Galles.
Medaglia d'argento della parte più bassa della graduatoria è conquistata da Hennesey, primo calciatore singolo analizzato in questa speciale "votazione", autore di un'uscita scellerata al minuto 86 della partita del girone B Galles-Iran, nella quale il gallese ha impattato sull'attaccante iraniano Mehdi Taremi lisciando completamente il pallone su un lancio proveniente dalla trequarti avversaria; l'arbitro dopo aver inizialmente optato per il cartellino giallo, con l'ausilio del VAR è tornato sui propri passi estraendo un cartellino rosso sacrosanto; risultato? Sconfitta del Galles per 2-0 con l'Iran(entrambi i gol sono stati segnati nei minuti di recupero e quindi dopo l'espulsione del portiere, la quale è stata decisiva per il tracollo della propria squadra) e ultimo posto "conquistato" nel girone B.

Voto 2: Harakiri Giappone
In maniera del tutto inaspettata dopo la prima giornata nella quale la nazionale nipponica si trovava tra gli assoluti top di turno dopo una vittoria eroica in rimonta per 2-1 contro una big come la Germania, in questa nuova graduatoria la nazionale giapponese conquista la medaglia di bronzo delle posizioni più basse, non tanto per la situazione di classifica attuale che vede gli asiatici al secondo posto del girone E, comprendente oltre la Germania un'altra favorita alla vittoria finale come la Spagna, quanto per l'aver buttato al vento(attraverso una sconfitta per 1-0 contro una Costa Rica reduce dalla roboante e tennistica disfatta per 7-0 contro le Furie Rosse spagnole) la clamorosa occasione di conquistare l'accesso diretto agli ottavi di finali dopo le prime due partite del torneo. Un vero e proprio Harakiri giapponese.
 

Voto 3: l'altra eliminata: il Canada
Gradino della graduatoria altrettanto basso viene occupato dalla nazionale canadese, unica squadra delle 32 qualificate insieme al Qatar a non aver conquistato nemmeno un punto nelle prime due partite, e quindi una delle prime ad essere eliminata; tuttavia a differenza della nazionale qatariota, il Canada non godeva di grandi attenzioni e favori del pronostico alla vigilia del mondiale, e soprattutto nella prima partita, contrariamente a quanto accaduto al Qatar, i canadesi avevano lanciato segnali incoraggianti giocando una partita coraggiosa e piena di grinta contro il Belgio; tutti motivi per i quali il Canada, nonostante gli 0 punti, presenta una votazione maggiore della nazionale medio orientale.

Voto 4: sistema di gioco dell'Olanda
Questa votazione è molto particolare dato che non riguarda nello specifico la nazionale olandese in quanto tale (in quanto essa occupa il primo posto del girone A a pari merito con l'Ecuador, quindi almeno nei risultati il cammino è positivo finora) ma piuttosto il sistema di gioco e soprattutto l'atteggiamento mentale mostrato da una squadra forte e carica di attenzioni come l'Olanda, protagonista di due partite a dir poco soporifere nelle quali gli "Orange" hanno concluso solamente per quattro volte verso i portieri avversari in ben 180 minuti; se da un lato la nazionale olandese si è mostrata sicuramente concreta, siglando 3 reti con 4 conclusioni, dall'altro i numeri sono troppo bassi per una rosa che vanta nomi del calibro di Memphis Depay, Frenkie De Jong, Virgil Van Dijk e Denzel Dumfries.

VOTO 5: Il mondiale di Lautaro Martinez finora
Tra le stelle che fin qui hanno deluso di più nella competizione calcistica più importante troviamo il centravanti argentino e interista Lautaro Martinez, protagonista di due prestazioni opache nella prima fase della competizione contro Arabia Saudita e Messico; se nella prima partita "il Toro" argentino è stato decisamente sfortunato per aver siglato due reti in fuorigioco millimetrico, nel secondo match molto pesante è stata la sua assenza in fase realizzativa, tanto che la Seleccion Argentina ha sbloccato il risultato solamente dopo l'uscita dal campo del 22, sostituito per Julian Alvarez; semplice coincidenza? Difficile dirlo, quel che è certo è che l'Argentina ha bisogno dei gol del suo bomber per continuare il proprio cammino nella competizione, il quale necessita di sbloccarsi per trascinare la propria nazione. Non tutti i mondiali iniziano necessariamente con il piede giusto, ma la competizione è lunga e le possibilità di colpire ci sono. Pablito Rossi insegna.

Voto 6: Rinascita tedesca?
Una delle più grandi sorprese della prima giornata di Qatar 2022 è stata sicuramente la clamorosa e inaspettata sconfitta della Germania ad opera del Giappone con il risultato finale di 1-2 in favore dei nipponici, la quale rischiava seriamente di compromettere la competizione di una big del calibro della rosa allenata da Hans Flick; tuttavia il clamoroso risultato di Giappone Costa Rica conclusasi per 1-0 in favore degli americani e la successiva buona prestazione dei tedeschi contro la Spagna nel big match della seconda giornata, rappresentano tutti indizi che potrebbero tramutarsi in una vera e propria rinascita tedesca dalle ceneri del primo turno; la Germania è infatti ancora in piena corsa per il passaggio del girone, dato che in caso di sconfitta del Giappone contro la Spagna (quest'ultima ancora non qualificata matematicamente, e che quindi dovrebbe giocarsi il match in maniera seria e competitiva) alla Germania basterebbe conquistare i 3 punti con la Costa Rica per accedere agli ottavi di finale.

Voto 7: sorprese arabe: Arabia Saudita e Marocco
Questa votazione è interamente dedicata a due vere e proprie sorprese di Qatar 2022, che nonostante rappresentano rose sicuramente non considerate tra le migliori ai nastri di partenza (l'Arabia Saudita era giudicata per organico come una delle ultime tra le 32 squadre partecipanti), hanno offerto prestazioni sorprendenti in gironi molto complicati e sono entrambe in piena corsa per la qualificazione diretta agli ottavi di finale. L'Arabia Saudita è reduce da una sconfitta per 2-0 con la Polonia nella quale comunque gli arabi hanno offerto una buona prestazione e quindi continuità di rendimento dopo "l'epocale" successo per 2-1 contro l'Argentina di un calciatore che detiene ben sette palloni d'oro; dall'altro lato troviamo il Marocco, protagonista fin qui del gruppo F con 4 punti a pari merito della Croazia e reduce da una grande vittoria per 2-0 contro la favorita Belgio, nel quale è da sottolineare il rendimento di calciatori come Hakim Ziyech, Achraf Hakimi e il doriano Sabiri autore del gol dell'1-0 contro i Belgian Red Devils.

Voto 8: Ecuador=Enner Valencia
Molto classica è la situazione nella quale una singola nazionale viene identificata con un singolo calciatore: è il caso dell'Argentina di Lionel Messi o il Portogallo di Cristiano Ronaldo ad esempio; vicino(ma allo stesso tempo con le dovute proporzioni) a questi esempi eclatanti, in questa specifica cerchia di calciatori si è guadagnato una posizione di tutto rispetto a suon di gol e ottime prestazioni l'ecuadoriano Enner Valencia, giocatore simbolo della nazionale sudamericana e unico calciatore del mondiale ad aver segnato tutte le marcature(multiple e non un unico gol) della propria squadra: 3 reti dell'Ecuador al mondiale, 3 reti di Enner Valencia, protagonista indiscusso di un'altra rivelazione di Qatar 2022, dato che al momento l'Ecuador occupa la prima posizione del girone A a pari merito con l'Olanda.

Voto 9: Lo spettacolo calcistico di Camerun-Serbia e Corea-Ghana 
L'ultimo giorno del secondo turno di Qatar 2022 ha regalato una vera e propria gioia per gli occhi a tutti gli appassionati di questo sport nel mondo; Camerun Serbia 3-3 prima e Corea-Ghana 2-3 poi costituiscono l'immagine di un calcio spregiudicato, caratterizzato da continui ribaltamenti di fronte e colpi di scena nel risultato, con rimonte e contro-rimonte che generano lo spettacolo che ogni appassionato desidera ammirare; ironia della sorte è rappresentata dal fatto che tutte queste squadre (ad eccezion fatta per il Ghana, autore di una partita altrettanto movimentata con il Portogallo alla prima giornata conclusasi con una vittoria per 3-2 della seleçao) erano state protagoniste di prestazioni molto sottotono, caratterizzate dalla bellezza di 0 gol all'attivo nel primo turno (Serbia 0 gol nella sconfitta per 2-0 con il Brasile, Camerun 0 gol nella sconfitta per 1-0 con la Svizzera e Corea 0 gol nel pareggio per 0-0 con l'Uruguay), dato elencato a dimostrazione di quanto il calcio sia uno sport difficilmente prevedibile e avvincente.

Voto 10: A chi se non al Diez, Lionel Messi
La copertina di questa seconda giornata di Qatar 2022 spetta di diritto a colui che nel momento di maggiore bisogno e necessità, quando tutto sembrava essere perduto e le speranze per il sogno argentino di continuare il proprio cammino in Qatar sembravano naufragare definitivamente, ha avuto il coraggio, al minuto 64 con una staffilata all'angolino, di sorreggere sulle proprie spalle un popolo che lo ha sempre sostenuto e amato, nonostante una serie di ricordi amari come le sconfitte nella finale del mondiale 2014 in Brasile e le due finali di Copa America consecutive perse nel 2015 e 2016 con il Cile, culminate in un triplo record negativo consecutivo che sembravano essere una vera e propria maledizione per il 10 con la maglia albiceleste che tanto ama ma con la quale ha sempre avuto difficoltà ad esprimersi; ora l'Argentina è ancora viva e ha ancora speranza soprattutto grazie a lui, il simbolo della propria nazione e della propria nazionale, pronto a trascinare il suo popolo ancora una volta.