Con la partenza di Perisic continua la pulizia dello spogliatoio delle prime donne. La pulizia è cominciata con il "demansionamento" di Icardi da capitano a soldato semplice gestita senza se e senza ma, contro i media e una parte di tifoseria incredula. E' proseguita con la sostituzione dell'allenatore che le prime donne non è stato in grado di gestire. Poi, altra prova di forza: dichiarazione esplicita che Icardi non rientra più nel progetto tecnico della squadra (con annessa reazione di media, tifosi interisti e non). Hai voglia a dire che si depauperava un asset importante...

Se il Fair Play Finanziario non è intaccato agli Zhang svalutare di 50, 60, 70 milioni un giocatore è come per un impiegato perdere 5 euro. Detto questo, la lezione è che a volte anche i principi contano: finalmente l'Inter non ha più una dirigenza "amorevole" che permette ogni tipo di capriccio, ma una dirigenza attenta a che il giocattolo di famiglia renda per gli investimenti fatti. Quindi, disciplina e spirito di squadra non vengono più visti come favori, ma sono prestazioni ben pagate e dovute. E che si sappia che da ora l'Inter non sarà più ricattabile da giocatorini che non hanno capito che in quegli spogliatoi è entrata gente di levatura tecnica e morale 10 volte superiore alla loro e con stipendi anche più bassi. 

Con questa logica si è quindi passati a regolare i conti Nainggolan e Perisic (che credeva di scamparla).

Ora i lettori più attenti si chiederanno: e Brozovic? Io non scommetterei sulla sua permanenza, ma probabilmente tra i "casinisti" è stato quello ritenuto più malleabile soprattutto se isolato dal fraterno Ivan.

Sì, perché quelli che tutti vedono sono eventuali profitti non fatti con Icardi, le minusvalenze di Joao Mario o Nainggolan, ma nessuno dà il giusto valore alla capacità di mantenere una posizione di forza come quella tenuta dall'attuale dirigenza interista. Nei prossimi anni credo che gli interisti si divertiranno sempre di più...