Povero il mio Milan!
Poveri noi tifosi!
Quante ancora ne dovremo sopportare prima di tornare a gioire per un successo? Quante ancora ne dovremo vedere per tornare ad essere orgogliosi dello stile, dell'organizzazione, della competenza, della classe, del senso di appartenenza, dell'orgoglio, della correttezza, del rispetto degli arbitri, della stima degli avversari?

Una giornata.
Una sola giornata di campionato e siamo già a parlare dell'ennesima stagione segnata; di transizione come direbbero gli esperti; di attesa come ci dicono i dirigenti; di maturazione come ci dicono i tecnici; inutile come ci dice il nostro tifo ingrato.

Invidiamo da anni le tifoserie rivali che anche quest'anno sono passate dalle aerostazioni ad accogliere i Ramsey, i De Ligt, i Rabiot, i Ribery, i Lukako e Barella, gli Zappacosta, i Lozano e Manolas, i Nandez, i Pellegrini, i Naiggolan e i Rog, i Medel e persino i Balottelli.

A noi non è stato dato neanche un nome, uno straccio di figurina con cui illuderci, non di essere diventati forti, ma almeno di essere ancora vivi; anzi, per estrema chiarezza e per non creare equivoci ci hanno pure chiuso Linate, tanto ai milanisti a che serviva? 

Povero Milan, poveri noi. Una volta i campionati finivano all'ultima giornata; poi piano piano sempre prima: marzo mese decisisivo, gennaio distacco incolmabile, Natale no panettone al nostro allenatore. Adesso iniziano e finiscono dopo 90 minuti! Non lo dico io, lo dice l'allenatore, che il suo schema 4-3--1-2 è già finito. Spazzatura come 50 giorni di preparazione (quale?) e 7 partite amichevoli (perse quasi tutte anche quelle).

Già appunto la preparazione.
Una squadra che ha solo il Campionato in testa, una squadra cui neanche si chiede di vincerlo, ma solo di arrivare almeno quarta, invece di partire a mille, di mangiarsi erba ed avversario, di scaricare tutta la voglia, l'energia e la forza fisica che una squadra tra le più giovani del campionato dovrebbe sempre dimostrare, la nostra penosa esibizione ha ricordato quelle partite scapoli vs ammogliati over 40, che hanno il solo scopo di far andare tutti i partecipanti a ingozzarsi al ristorante subito dopo la doccia!

Quanti preparatori abbiamo cambiato? Quanti allenatori? E quanti dirigenti? Ci siamo (af)fidati di Gazidis, di Maldini di Boban, ma... Per bocca del Presidente Scarioni siamo lontani dai fatturati delle altre top. Non è vero stiamo peggio di quando abbiamo cominciato.

Infatti se siamo com'eravamo lo si deve alla Coppa UEFA della scorsa stagione (cui quest'anno abbiamo scelto di non partecipare e all'incredibile apporto di pubblico allo stadio, che dire che è trattato a pesci in faccia è un eufemismo. Per il resto, sappiamo che è cambiato lo sponsor dell'abbigliamento tecnico, che ci dà meno soldi, e lo sponsor dell'abbigliamento extra sportivo che non sappiamo quanto ci dà. Cosa altro? Un anno di Gazidis, ma il fatturato non è in incremento significativo...

Maldini e Boban: i nomi ci hanno messo i brividi. La campagna acquisti che hanno progettato... pure.

Se le cessioni dovevano finanziare gli extra budget, allora perdiamo ogni speranza; l'assoluta incapacità di vendere dei due ex fuoriclasse (in campo sigh...) pregiudica ogni ipotetico discorso in merito. 

Purtroppo anche l'impiego cash del budget messo a disposizione da Elliot non è esente da critiche; intanto la progettualità già non condivisibile all'origine: perchè così tanti acquisti di calciatori dal rendimento incerto e non per esempio uno o due TOP da aggiungere ogni anno alla rosa?

Alla fine della scorsa stagione, in rosa avevamo 4 terzini sinistri e 4 centrali: perchè allora acquistare Hernandez e Duarte e corteggiare ancora oggi Demiral? Se il primo è veramente promettente allora andavano PRIMA ceduti ben TRE terzini sinistri. Per quanto riguarda il brasiliano, che sia superiore al nostro ex Zapata è tutto da dimostrare e comunque stiamo parlando di una riserva; inoltre, se dio vuole, prima o poi recupereremo Caldara: quindi con Romagnoli, Musacchio e Caldara, a cui aggiungo il promettente Gabbia, il sig Duarte è certamente un acquisto INUTILE e vieppiù lo sarebbe Demiral.

Detto che il Duo Maldini Boban (Massara? chi è costui), non ha risolto l'equivoco economico dei TRE portieri che costano al Milan oltre 20 mln l'anno, per cui aspettiamoci presto la seconda stagione della fiction "il Rinnovo di Donnarumma 2 - la vendetta di Raiola", anche a centrocampo i due neodirigenti hanno mostrato incertezza e inesperienza.

Di tutti i centrocampisti della scorsa stagione credo che Bakayoko fosse l'unico che meritava la conferma: invece è stato l'unico che ha dovuto fare le valigie perchè non riscattato (e questo si può condividere visto il prezzo eccessivo); il paradosso è che il Chelsea, ancora oggi proprietario del cartellino non sa che farsene. Magari si poteva rinnovare il prestito a costi contenuti...

Degli altri centrocampisti in rosa nessuno è indispensabile: Biglia è fisicamente inadeguato per i troppi e ripetuti infortuni, Paquetà, Chanalogu e Borini sono adattati al ruolo, Kessie non si decide a maturare e fare un salto di qualità. Sono arrivati Krunic e Bennacer: il primo è un mediano offensivo (secondo me inferiore a Kessie col quale si contende il posto) il secondo un regista difensivo (che sarà titolare, nonostante la prima scelta fosse stata Torreira...).

Poi c'è lui SUSO. Non è un attaccante, non è un esterno, non è un trequartista; non è veloce, non ha fisico, non è continuo; non ha il destro e neppure il colpo di testa. Non va sul fondo e crossa scolasticamente col destro. Ha semplicemente un gran dribbling a rientrare e un piede sinistro raffinato, che gli consente sia il tiro dal limite, potente e preciso, sia il cross dalla trequarti. Suso è questo: quindi molto limitato e-soprattutto-limitativo. Un lusso che può concedersi una squadra come il Genoa, capace di farlo giocare senza limitazioni tattiche e quindi trarne il meglio, ma non il Milan - che - ormai da 4 stagioni ne paga - il ruolo equivoco.

Eppure Giampaolo detto il MAESTRO, ha visto in lui un fuoriclasse su cui investire e scommettere sulla posizione più strategica della sua idea di gioco: il trequartista. Allora i predecessori del Maestro, cioè Inzaghi, Mihajlovich, Brocchi, Montella e Gattuso, che mai proprio mai lo hanno visto in quella posizione, erano tutti incapaci o ciechi?

Suso non è un trequartista semplicemente perchè non ha nessuna caratteristica di quelle indispensabili per il ruolo; non ha visione di gioco, non ha dinamicità, non ha senso della posizione, non ha il tempo d'inserimento, non ha "l'inventiva", la fantasia, il tempo; il dribbling è limitato e soffre il raddoppio; non "torna" in fase di non possesso.

Nell'ultimo scorcio della partita con l'Udinese, Giampaolo ha riportato Suso a destra, così dimostrando palesamente di rinunciare all'idea di far giocare lo spagnolo dietro le punte, confermando poi nelle interviste del post partita il fallimento del tentativo.

Ma potevamo mai giocare col trequartista, senza uno specifico elemento che sappia interpretare al meglio questo ruolo? Maldini e Boban, pur avendo ben chiara l'idea di gioco dell'allenatore da loro stessi scelto, si sono "dimenticati ", nel pianificare la campagna acquisti, che forse un trequartista bisognava comprarlo...

Per non buttare nella spazzatura tutto ciò che è stato fatto e ciò che ancora bolle in pentola, si fa trapelare che Correa puo' giocare esterno, seconda punta o anche trequartista; qui siamo al ridicolo e sfioriamo l'autolesionismo.

Se Correa viene preso come trequartista allora tanto vale rinunciare all'acquisto e far giocare nel ruolo Paquetà, l'unico già in rosa in grado di risolvere il problema dignitosamente. Ma se Correa viene acquistato per giocare seconda punta o esterno alto, allora si vanificainutile l'acquisto di Leao.

Paradossale che al Milan il 25 luglio Mendes abbia offerto l'ingaggio di James Rodriguez (il Napoli con tutte le mezze punte che ha già farebbe carte false per averlo); non solo la Juve vorrebbe sbarazzarsi di Dybala....e in giro ci sono prospetti giovani molto interessanti Tonali, Vignato, Zaniolo, Isco,  Eriksen, Ozil,Fekir, Luis Alberto, Correa (Lazio), Bernardo Silva, Fernandes, Gomes, Olmo, Moro, De Paul, Ceballos, Havertz, Alli Dele, Brahim, Palacios, Pulisic......

In pochi minuti ne ho citati più di 20 e non sono certo io deputato a suggerire ai celeberrimi professionisti del Milan, che peraltro sembrano privi di idee oltre che di quattrini.

Volendo passare al reparto delle punte oggetto delle mirate critiche di Giampaolo nel post parita, non possiamo che sottolineare la involuzione tecnica di Piantek, giocatore che quando non segna, risulta non soltanto inutile ma addirittura tatticamente pernicioso.

Una volta si diceva di un calciatore bravo "... dare la palla a lui è come metterla in banca"; su Piantek possiamo dire l'esatto opposto: dargli la palla e perderne il controllo è la stessa cosa; oggi scommettere su di lui è molto pericoloso e ci sarebbe libero un certo Icardi...

Io non so il perchè ci sia stato questo regresso; sono convinto che il gioco del Milan non lo aiuti, ma il ragazzo ha perso smalto, istinto del gol, grinta e persino impegno, visto il suo atteggiamento abulico; non sembra la classica crisi da astinenza del gol, ma una vera e propria involuzione aggravata dalla maggiore attenzione dedicatagli dagli avversari e dall'assenza di un compagno di reparto.

Già perchè tale non può essere considerato Castillejo, fumoso e inconcludente esterno alto, costretto a sinistra dalla presenza di Suso a destra (rieccoci) e quindi incapace di costruire qualcosa di utile alla squadra, che non sia una predisposizione alla corsa e la disponibilità al primo pressing e alla fase difensiva.

Giampaolo ha già annunciato la variazione del modulo; si ripartirà da Suso nuovamente a destra e quindi le opzioni potrebbero essere il 4-3-3 (ma con Chanalogu a sinistra e Suso a destra sarebbe in concreto un 4-5-1) oppure un 4-3-2-1 il cosiddetto albero di Natale, di ancelottiana memoria.

Detto che forse di tutti gli schemi possibili io preferirei un offensivissimo 4-2-3-1 con l'inserimento nei 3 di un certo Bonaventura a sinistra, Paquetà centrale e Suso a destra e risparmio di 40/50 milioni per la definitiva rinuncia a Correa.

Ma se veramente si dovesse cambiare il 4-3-1-2 automaticamente i nostri eroi hanno pure sbagliato la scelta di Giampaolo, che ha in questo schema il suo dogma; con l'allenatore cadrebbe l'intero castello di carte costruito da Maldini e Boban e il Natale sarebbe menzionato non più per lo schema, ma come termine di scadenza dell'esperienza milanista di un Maestro di calcio, incompreso o incomprensibile che sia.