Ero un bambino quando col mio papà ascoltavamo la voce inconfondibile di Carosio alla radio che ci raccontava partite che vedevamo solo chiudendo gli occhi, perchè quell'apparecchio parlante era una delle pochissime concessioni che potevamo permetterci.
Mi innamorai di quello sport che potevo giocare semplicemente chiudendo gli occhi, oppure con qualche amico in strada, con una porta limitata da due alberelli e un pallone di giornali vecchi legati con lo spago.
Ricordo tante cose di quegli anni, ma non ricordo nulla che coinvolgesse le "giacchette nere" come venivano definititi gli arbitri dell'epoca. Nessun Carosio, nessun giornalista si permetteva di stigmatizzare eventuali errori dei protagonisti delle partite, sia che si trattasse dei giocatori, sia che si trattasse di arbitri. Infatti ricordo nomi di calciatori che il tempo non ha cancellato, Sivori Angelillo, Montuori, Pesaola, Schiaffino Dell'Omodarme, Mattrel, Anzolin, Mora, Salvadore tra i primi compagni di viaggio. Ma non ho in mente nessun arbitro: ma c'erano gli arbitri?

Nelle nostre accese partitelle di strada gli arbitri non c'erano; anzi non c'era neppure tra di noi nessuno che si proponesse di arbitrare, volevamo giocare a pallone e non col fischietto, articolo peraltro introvabile... Eppure un giorno riflettei su una domanda molto semplice: se in una partita un calciatore non può giocare la partita si farà lo stesso; non parliamo dei guardalinee che a quei tempi venivano scelti addirittura di parte, anche tra i dirigenti delle due squadre.... ma l'arbitro no. Se lui non c'è la partita non si gioca.
Personalmente mi sono accorto della loro esistenza a partire da Concetto Lo Bello, forse troppo protagonista per passare inosservato come la maggior parte dei suoi predecessori. 
Da lui in poi, piano piano sono passati 60 anni di storia calcistica; oggi gli arbitri non indossano più la giacchetta nera, hanno lo sponsor, si allenano, vanno in ritiro, hanno dei premi e dei rimborsi, sono co-protagonisti delle cronache sportive, hanno una carriera e  le loro prestazioni sono studiate e valutate. Entrano in campo con auricolari, microfono, trasmittenti, orologi, rilevatori sonori che neanche i tecnici della Nasa il giorno della partenza dell'Apollo.
La loro prestazione fisica è impressionante; corrono per tutta la partita trasformandosi da centometristi a quattrocentisti per finire sempre da fondisti...quanti Km fa un arbitro in una partita? quanti scatti? ho visto calciatori piegati in due dopo una corsa oppure preda di crampi; ma gli arbitri non danno mai l'impressione di essere "arrivati" fisicamente.
Come possiamo non tener conto quindi di questo, quando poi si verifica una svista? Quando magari non sono vicino all'azione o hanno la visuale coperta? Se ci fermiamo un attimo a pensarci dobbiamo convenire che essi meritano rispetto.

Diverso è invece il ruolo del varista, gli unici capaci di negare l'evidenza di un immagine, di trasferire fuori area un fallo un metro dentro, ma valutare con tanto di linee rosse e blu i millimetri di un fuorigioco; capaci di chiamate che inducono gli arbitri all'errore, costretti a correre (ancora....) al monitor, per giudicare ... se stessi. E se confermano la propria decisione sono corrotti, se la cambiano sono incompetenti...
I varisti sono in assoluto il centro di gravità permanente delle polemiche, perchè sono la categoria che decide senza ufficialità, perchè svolgono un'attività delicata senza la necessaria formazione, anzi proprio il contrario.
Ricevono delle indicazioni fuorvianti, strampalate, indecifrabili.
E' il cosiddetto protocollo. Alzi la mano quanti hanno capito quando il VAR può intervenire; qualcuno ha chiare le regole del fallo di mano? Persino il fuorigioco da "attivo/passivo" oggi è "geografico". 
E la famosa regola di quando un rigore va ripetuto? Se il pallone entra, se non entra, se viene respinto, se arriva prima il difendente, se questo difendente è entrato prima del tiro in area, se invece è un altro...
Intanto è sparito il fallo di ostruzione, il calcio di punizione indiretto; mentre si tollera il gioco violento, non si accettano le proteste. Attenzione massima alla compilazione della distinta, alla fascia di capitano da un giocatore all'altro, all'uscita dal campo da un lato piuttosto che dall'altro.
E se si perde tempo? Si recupera si recupera 3-5-8-10 di extra time... dove arriveremo?
Poi magari a fine partita ci si accorge che una squadra ha giocato in 12... come dite? Succedeva anche prima? Sì ma non mi riferivo al povero arbitro sempre capro espiatorio di tutto, ma alla partita Bayern-Friburgo massima serie tedesca...