Abbiamo deciso di scrivere questo pezzo per capirci qualcosa di più sulla professione del procuratore sportivo e di quello che sta succedendo attorno al caso mediatico del rinnovo di Icardi.

Partiamo dall’inizio. Cos’è un procuratore? In brevissime parole, è la persona che si occupa di negoziare con le società gli interessi e i contratti dei propri atleti in cambio ovviamente di un lauto compenso. Spesso questo compenso coincide con una percentuale sull’ingaggio o sulla vendita del cartellino del calciatore. 
Nel mondo dello sport, ma in particolare in quello calcistico, ci sono moltissimi procuratori. Dalle serie inferiori fino ad arrivare in Serie A o in altri campionati. Ma esattamente come si diventa procuratore sportivo? Riporto di seguito i punti necessari:

  1. essere cittadino italiano o di un altro Paese dell’Unione europea;
  2. aver conseguito un diploma di scuola secondaria di II grado;
  3. non aver riportato condanne penali per delitti non colposi negli ultimi 5 anni ;
  4. possedere diritti politici e civili;
  5. essere iscritto al registro dei ”procuratori sportivi” e aver pagato la tassa di iscrizione (250€ l’anno);
  6. non si deve essere un tesserato Coni, un allenatore, un calciatore o un dirigente.

Inoltre è necessario superare una prova abilitativa diretta ad accertare l’idoneità, cosa che è stata reintrodotta da poco. Il mondo del procuratore è in continuo movimento come lo dimostrano le continue modifiche ed attualmente si stanno aspettando delucidazioni in merito ai provvedimenti che il CONI (organo responsabile) richiederà per diventare procuratore.

Bene, una volta affrontato il discorso generale entriamo un po’ nel dettaglio. Di questi tempi il nome che passa maggiormente sui quotidiani sportivi è quello della signora Wanda Nara. New entry nel mondo dei manager sportivi e in un mondo prettamente maschile. Attualmente la signora Nara cura gli interessi del marito Mauro Icardi ed è in attesa (come tutti noi del resto) di informazioni dal CONI. Spesso e volentieri si leggono commenti non troppo carini nei confronti di una donna che ha deciso di mettersi in gioco (agevolata o meno dal marito, questo a me personalmente non importa) in un mondo prettamente maschile.
Se si analizza il lavoro di Wanda si possono trovare moltissime similitudini con i super manager come Raiola o Mendes (caso Balotelli – Caso Ronaldo). La differenza sostanziale è che, attualmente, Wanda Nara è come un toro in una cristalleria. Spesso e volentieri tutti i procuratori sono visti di cattivo occhio, delle sorte di ladri avidi e che pensano solo a loro stessi, sia dalle società che dai propri tifosi. Tuttavia sono parte integrante del calcio e delle dinamiche di mercato che tanto piacciono. Allora perché Wanda Nara è vista cosi male rispetto ad altri colleghi? Come mai è odiata da mezzo mondo? Eppure sta eseguendo in modo più che esaustivo una professione che già di per se è odiata, malgrado pecchi d’esperienza. Utilizza un'arroganza alla Mino Raiola. Pretende un adeguamento per il suo assistito ed è in linea con altri giocatori presenti sul suolo italico; utilizza i social e fa molta pressione alla società dell’Inter riguardo al suo assistito. Insomma, Wanda Nara rientra esattamente nei canoni del procuratore sportivo moderno... Possiamo disquisire all’infinito sulla questione “Icardi si merita questi soldi? Cos’ha mai fatto?”. Tuttavia la situazione è la seguente e a mio parere è più che legittima visto l’andamento globale del calcio.

Forse dobbiamo analizzare il modo viscerale con cui tutti noi ci approcciamo al mondo del calcio e alla nostra passione. Siamo nati guardando calciatori con valori diversi rispetto a cifre monstre e super ingaggi attuali. Forse dobbiamo capire che il calcio è cambiato e non è sicuramente colpa di una Wanda Nara qualsiasi, che protegge il suo assistito e cerca di "mangiare" come fanno moltissimi altri.
Forse dobbiamo smettere di pensare che Icardi voglia tradire la società Inter, ma che come tutti voglia un aumento in linea con quello che gira nel mondo. Forse dobbiamo smettere di attribuire tradimenti a destra e manca.
Forse dobbiamo solo capire che il mondo calcistico è cambiato e forse dobbiamo accettarlo per quello che è. Non ci sono più bandiere, non ci sono più solo signori, ora ci sono anche delle signore.