Sembrano lontani anni luce quei tempi in cui le trattative per vendere o acquistare le portavano avanti direttamente i presidenti, che si trovavano di persona o per telefono, e stringevano accordi con una parola o una stretta di mano.

Oggi il calcio, ma più precisamente il calciomercato è cambiato e a farla da padroni sono i procuratori. Il calcio è cambiato radicalmente con la sentenza Bosman, da quel momento i calciatori sono diventati più intraprendenti e liberi e le società schiave, in un certo senso, loro e soprattutto dei procuratori. Ma andiamo per ordine. Oggi se sei il presidente di una squadra di calcio e vuoi un giocatore devi per forza trattare con loro, e più forte è il giocatore, più potente sarà il suo procuratore. A comandare sono in tre Raiola, Mendes e Ramadani, questi tre potenti procuratori controllano praticamente tutto il possibile, dai giovani ai campionissimi. Se ti servi di loro e porti a termine con successo un'operazione importante, con il loro aiuto, praticamente stipuli un contratto non scritto ma abbastanza esplicito, in cui inizi una sorta di collaborazione che ti porterà a condurre trattative un po' "obbligate" per altri giocatori. Ricatto? Forse è una parola grossa, ma diciamo che il senso è quello. Il Milan con Raiola ha fatto affari importanti, Ibra, Balotelli ma ha anche dovuto portarsi a casa altri giocatori che altrimenti, probabilmente non sarebbero mai interessati. Su tutti domina la grana Donnarumma e cosa è stato costretto il Milan perfino col fratello.

Arriviamo alla Juve che per mettere a segno il colpo del secolo, Ronaldo, è entrata in orbita Mendes e fatalità è arrivato Cancelo e ora sta trattando Trincao, tre portoghesi contemporaneamente e tutti e tre sotto il controllo di Mendes, fatalità?

Se poi non ti imbatti in questi potenti procuratori ti potrebbe anche andare peggio, come? chiedete all'Inter di Icardi e Wanda. Ci sono i manager di famiglia, mogli, padri, madri, fratelli tutto un entourage che a volte si schiera e si improvvisa manager del famigliare preso in carico e potrebbe essere ancor più deleterio. L'Inter, si ritrova a trattare un importante contratto del suo capitano, con la moglie, una ragazza che tratta questa trattativa con uscite, frecciatine e post social manco fosse una serata tra amici. Eppure si è costretti anche a questo. E il ragazzo sembra totalmente in balia delle volontà della moglie, a tal punto di arrivare a incrinare, ancora una volta, i rapporti con buona parte dei suoi tifosi, ed è il capitano.

Quindi se la domanda iniziale è croce o delizia, io da romantico del calcio, propendo più per la croce, perché se le bandiere non esistono più, molte responsabilità ce le hanno proprio loro.