Dopo 7 giornate il campionato fornisce già alcuni verdetti molto chiari.
Vediamoli insieme:

1. E' UN TORNEO ADULTERATO. Preparazione carente, Covid-19, spalti vuoti che riducono l'attenzione favorendo strane goleade, un calendario soffocato con 3 partite di Coppa in 15 giorni... non può essere un campionato normale, ma lo si sapeva.

2. LA CRISI JUVENTUS E' RIENTRATA. Come previsto sono bastati 4 minuti di Ronaldo in campo e tutti i problemi bianconeri sono evaporati. Era scontato che un allenatore nuovo potesse impiegare un attimo per far digerire le proprie idee e che l'assenza di un giocatore di tanto peso costasse punti e gioco in una fase iniziale. Bastava aver pazienza, dote che tifosi e certi giornalisti non hanno nel proprio bagaglio. Ma una squadra che vince con 4 giornate d'anticipo e in estate porta a casa il miglior giocatore della stagione (Kulusevsky), il gioiello della nazionale (Chiesa) e inserisce in modo coì importante Morata deve per forza essere la più grande favorita. Anche pareggiando a Crotone.

3. E' IL MILAN LA VERA ANTIJUVE. E' forse il verdetto più inatteso considerando le rocambolesche vicissitudini finanziarie recenti, ma la dirigenza e Pioli hanno fatto un grandissimo lavoro e ora ne raccolgono i frutti. La squadra ha un'ottima organizzazione e un gioco che sembra crescere di partita in partita. E ha Ibraimovic. Non è un caso che lo scudetto se le giocheranno le due squadre con i due giocatori di gran lunga più forti in Italia. Roma, Napoli, Atalanta, Lazio, troppo discontinue, si contenderanno i piazzamenti europei.

4. INTER BYE BYE. Già a fine ottobre i nerazzurri rischiano di essere fuori da tutto. Previsione tutto sommato facile che già presentavo a inizio Settembre dopo una campagna acquisti sciagurata. Conte, allenatore testardo e presuntuoso come nessuno, ha fatto comprare un ex giocatore in difesa (con Kolarov in campo arrivano sempre due palloni alle spalle di Handanovic) e un vecchio rottame a centrocampo (solo il toupee salentino poteva pensare che Vidal fosse quello di 10 anni fa) e riesce a bruciare Erikssen in nome del 3-5-2 che non abbandonerebbe per nulla al mondo. Risultato? Se perderà martedì a Madrid (probabilissimo) potrà iniziare a fare le valigie. Una nuova sconfitta 4 giorni dopo a Bergamo (probabile) e potrà caricarle in macchina per spostarsi verso altri lidi.
Cosa cambierebbe in caso di simile catastrofe per l'Inter? Sostanzialmente poco dal punto di vista dei risultati. Arriverà Allegri (altro ex juventino... dopo di lui già opzionati Sarri e Pirlo) e la stagione rotolerà lungo la riva vista tante volte del più totale anonimato, sperando di conquistare una semifinale di Coppa Italia e magari un 7° posto all'ultimo minuto della 38.a giornata.

La vera tragedia è l'azzeramento del progetto nato con Suning, che stava vedendo crescere squadra e società anno dopo anno. La follia di Conte, il suo voler vincere subito per dimostare di essere il migliore, ha distrutto tutto. Lautaro che si sta svalutando, una massa di cariatidi costosissime ed invendibili (ai due precedenti aggiungiamo Nainggolan e Young), giocatori demotivati e ansiosi di volare verso altri lidi (Skrinjar, De Vrij) con la certezza che fra 8 mesi sarà tutto da rifare. Il tutto mentre sull'altra sponda dei navigli il Milan vola e vince avendo inserito ragazzi di spessore che potranno rappresentare la base per 10 anni. Tonali Hauge, Brahim Diaz, Dalot... l'età media di chi va in campo è impressionante.

Chapeau... Mi auguro che una volta esauriti tutti gli allenatori più costosi del mondo (in previsione Guardiola e Klopp stanno cercando casa a Milano) si inizierà a pensare che il problema non è nel manico e che anche con Pioli e Pirlo puoi vincere....