Troppo frettolosamente abbiamo etichettato i prodotti del vivaio rossonero, completamente trascurato negli ultimi dieci anni come tutti gli aspetti del Milan, come dei campioncini approdati in prima squadra dal futuro certo e roseo. La realtà, i fatti però dicono esattamente l’oapposto.

Ieri sera abbiamo avuto conferma di come assegnare il timbro di grande terzino dalle grandi prospettive a Davide Calabria, e sottolineo conferma in un pomeriggio che fa seguito a decine di prestazioni non certo all’altezza, stia non solo nuocendo al ragazzo, che si vede accreditata una potenzialità di cui è privo, ma stia ancora una volta portando il Milan a sbandare e finire fuori pista. Perché fondare un progetto di rinascita sui Locatelli, i Calabria, gli Antonelli e in parte sullo stesso Cutrone, non porterà ad alcuna rinascita.

La sparizione dai radar dei Cristante, dei Verdi, dei Saponara (non prodotto della Primavera ma esaltato come un fuoriclasse tanto per cambiare), ne è la conferma: tutti giocatori in grado al massimo di fare le riserve : se ciò avviene in grandi club è già un grosso riconoscimento.

Il Milan italiano è una delle tante sparate buffonesche di Berlusconi, che faceva ridere i polli in partenza e sta naufragando come ampiamente previsto! Il Milan primavera non ha ne’ allevato, ne’ prodotto crack del livello di Zaniolo o Kean che stanno, loro si ,diventando dei fuoriclasse perché abbinano una tecnica sopraffina a qualità fisiche che in Italia sono merce rara.

Il Milan se davvero intraprenderà la prossima stagione (è la prossima stagione da un decennio!), un vero percorso di rinascita, i terzini dovrà scovarli all’estero, di un metro e novanta, capaci di fare tutta la fascia in sesta e non in retromarcia, capaci di cross pericolosissimi ad ogni loro discesa, che non facciano toccare palla all’ala avversaria ogni volta che l’incontrano! E non solo i terzini.Altro che Calabria!

Cutrone non segna da tempo immemore perché non è Kean! È un’ottima prima riserva ma non ha la capacità di Moises di andare a sradicare palloni e costruirsi i gol da solo! Così come il cincischiare lungo due anni (buttati per entrambi) di Locatelli al Milan, nulla aveva a che vedere con la strapotenza tecnica, fisica e realizzativa della macchina da guerra Zaniolo.

L’eccezione (italiana) la fanno Romagnoli e Donnarumma: ma io voglio un Milan con una formazione di base fatta di nomi esteri impronunciabili. Perché è lì, all’estero , che trovi incursori , gente che sbrana le zolle, che fa valere il proprio fisico ed ha una solida base tecnica!

Se lo Zaniolo rossonero dovesse essere nascosto in qualche allevamento lo scopriremmo di certo, il punto è che non c’e.

Leonardo avrà un bel lavoro da fare sul mercato : la nostra fortuna è che non si beveva le sparate del cavaliere e che, per sua abitudine, il suo bacino d’utenza e’ fuori dall’Italia.