Quello che emerso ieri sera dal mio punto di vista è la scarsa sensibilità da parte della politica del calcio sull’argomento covid e una gran caduta di stile da parte di Agnelli e forse anche di De Laurentiis.
Lo scandalo vero non è lo stadio vuoto, il Napoli che perde la partita a tavolino e la penalizzazione, ma lo scandalo vero è la sottovalutazione di un pericolo chiamato covid.

Secondo me ieri sera era giusto non giocare Juventus-Napoli, perché dopo 22 contagi nel Genoa e un focolaio di coronavirus era giusto e ovvio mettere in quarantena i giocatori del Napoli, perché se l'obbiettivo della società comune è spegnere i focolai di covid e combattere questa malattia, perché il calcio dovrebbe essere diverso?
Nessuno nel mondo del calcio ha calcolato che è passata solo una settimana da Napoli-Genoa e che i giocatori del Napoli proprio in questi giorni inizieranno a manifestare i sintomi, L'ASL di Napoli, impedendo la trasferta, anche se in modo tardivo ha fatto il suo dovere.

Il problema del calcio è che un industria di questo paese a volte si dimentica che è uno sport, ma avrebbe avuto senso far contagiare altri giocatori per il business? E se uno dei giocatori si contagiasse in maniera grave? Una partita vale la vita?
Per questo sostengo che aveva più senso rinviare, ieri sera Agnelli anziché nascondersi dietro a inutili regolamenti ha compiuto solo l’ennesima caduta di stile, come direbbe mio papà, ha perso l'occasione di poter fare il brillante e accettare un rinvio anche per salvaguardare la nazionale che giocherà a giorni, ma come sempre la politica e l’odio calcistico hanno avuto la meglio sul FairPlay sportivo, e poi mi chiedo se la partita fosse stata Juventus-Crotone ci sarebbe stato lo stesso caso mediatico-politico? O la sconfitta a tavolino sarebbe passata inosservata?