Un girone di ritorno da Milan permette alla società rossonera di attestarsi al sesto posto e garantirsi l'accesso diretto alla fase di Europa League.
Non erano certo questi i piani di società e tifosi per il primo anno targato Yonghong Li. Non tutto è da buttar via però.
Il Milan ha conquistato la finale di Coppa Italia. Ha disputato una dignitosa competizione europea, uscendo tra gli applausi dei sostenitori rossoneri. La simulazione perpetrata dal Gunner Welbeck ha influenzato il gruppo, tramortito e sconfitto per 3 a 1 nonostante una ottima prestazione all'Emirates.
Questa competizione ha fatto sì che i giovani giocatori potessero affacciarsi per la prima volta in una competizione europea, minore certo, ma in grado di garantire esperienza e voglia di Europa.

Il campionato rossonero deve essere necessariamente diviso in due parti. Pre/post Gattuso. Lo dicono i dati. Il Milan di Gattuso avrebbe lottato per contendersi un posto nella coppa dalle grandi orecchie. Il Milan di Montella per una salvezza tranquilla. Ciò che fa più male è vedere il popolo rossonero spaccato, con moti di protesta verso molti dei nuovi giocatori. Attendere prestazioni migliori dai vari Kalinic, Andre Silva, Biglia e Bonucci è sacrosanto. Gli ultimi due sono stati rivitalizzati dalla cura Gattuso contribuendo alla risalita in classifica. Gli altri hanno deluso anche se il portoghese ha avuto pochi spazi per dimostrare il suo vero valore. Potenzialità pronte a sbocciare altrove o a Milano, se il tecnico rossonero vorrà offrire una nuova chance all'attaccante. 

La base in vista del prossimo anno è futuribile e spendibile nelle varie competizioni con i giusti accorgimenti. Concedendo i "sicuri" ingressi di Reina  e Strinic, il Milan necessita di due centrocampisti, di cui un vero top, un attaccante top, e 1/2 esterni in base al modulo di riferimento. Non occorre stravolgere la rosa, ma puntellare la base. Kalinic, Suso via con Donnarumma a Milano. Queste le opzioni migliori. Fellaini potrebbe rappresentare un buon innesto di esperienza e fisicità. Cavani il sogno.

Ultimo appunto.
Vedere la tifoseria spaccata in questo mode nuoce all'ambiente. Ora c'è bisogno di unità e fiducia. Champions mancata, è vero. Ma abbiamo impostato le basi per il futuro. Basta non sbagliare i nuovi acquisti e vedremo un bel Milan il prossimo anno. D'altronde è preferibile disputare un buon campionato e una Europa League da protagonisti piuttosto che rimediare figure barbine in Champions League. Abbiamo una rosa giovane e un secondo anno di Europa League rappresenta lo step migliore per la crescita dei giocatori. Molti non condivideranno il mio pensiero.
La Champions è il Milan. Lo so. Tra due anni saremo in Champions, con una rosa migliore, pronta, matura. Tempo al tempo. Siate fiduciosi. La prima pietra è stata posta.