Lukaku non c'è, è andato via. Ognuno avrà le sue di ragioni o di torto.
La verità non la si conoscerà mai, chi abbaia per prima parla di tradimento, dall'altra parte, silenzio, come quando si è nell'occhio del ciclone nell'attesa che i giochi vadano ad ultimarsi per poi sparare a zero sicuramente. Il matrimonio tra Lukaku e l'Inter era finito da un pezzo, ma nessuno dei due forse se ne era realmente accorto. Finito quando Lukaku aveva detto che sognava da bambino di giocare al Chelsea, ma all'Inter i soldi incassati sono stati un toccasana, mica roba da poco. Poi il corteggiamento, il cercare di riavvicinarsi, tentativi riusciti a metà in una stagione dove l'Inter, senza forse sapere come, è arrivata in finale di Champions, non grazie a Lukaku sicuramente, non è mai stata realmente competitiva per ciò che era stata costruita, ovvero conquistare lo scudetto.
Il resto, conta poco. E dopo un periodo di separazione consensuale, si decide di divorziare. Colpa dell'Inter che non lo ha saputo afferrare a dovere, in modo deciso, colpa di Lukaku che non ci ha creduto forse mai realmente pienamente in un calcio dove le parole dette valgono il contrario, dove il mai dire mai è un dogma oramai certo.

Ed in questa certezza dopo il disastro Lukaku, con la ricerca di un secondo attaccante che possa sostituirlo, ecco emergere il caso Cuadrado.
E non è uno scherzo! Una società come l'Inter non avrebbe mai e poi mai, dovuto prendere in considerazione un giocatore come Cuadrado visto come si è comportato contro l'Inter. Discutibile sul piano tecnico, e sulla qualità, quel giocatore in casa nerazzurra non è il benvenuto. Si ha la sensazione che dalle parti dell'Inter stiano facendo di tutto per distruggere quanto di buono fatto dai cinesi in questi anni, che hanno risollevato l'Inter, portandola a vincere uno scudetto, a sfiorarne un secondo, ad una finale di Champions League oltre che ad alcune coppette nazionali. Sembra quasi un complotto per far fuori i cinesi e segnare un nuovo passaggio di proprietà.
Ma qui il complotto non c'entra nulla. Stanno facendo tutto da soli. Nel calciomercato di oggi i tifosi hanno ancora un peso, non sono solo spettatori paganti che devono sorbirsi tutto quello che gli vene proposto senza possibilità di scelta e di avere alcuna parola. Giocare con il fuoco della pazienza è pericoloso, soprattutto quando viene meno il rispetto.

Ecco, il caso Lukaku ed il caso Cuadrado sono la prova di come il rispetto stia venendo meno ed i tifosi fanno bene ad incazzarsi e a minacciare la "rivoluzione", perchè è arrivato il momento di dire basta a questo maledetto modo di fare calciomercato, senza più alcuna etica, senza morale, senza alcun valore per la maglia, senza identità.