Da anni il Genoa alterna stagioni in cui la salvezza arriva in maniera tranquilla ad altre nelle quali se la suda fino all'ultima giornata.
Quest'anno, però, la salvezza potrebbe anche non arrivare, visto che la squadra si trova al terzultimo posto a -3 dal Lecce quartultimo e a -4 dai cugini doriani, che stazionano al sedicesimo posto. Un punto che ha sempre giocato a sfavore del Grifone è che manca la stabilità, sia societaria, con i tifosi ormai esausti di Preziosi come presidente, al quale viene contestato il fatto di trattare gli ultrà e il Genoa come "giochi preziosi", ma anche la stabilità dei componenti della rosa e dello staff tecnico, che varia troppo ogni anno con continui cambi di allenatore, anche più di qualcuno durante una sola stagione e tanti acquisti e cessioni, da sempre marchio di fabbrica dei mercati diretti da Preziosi.

Anche in estate la politica sul mercato fu la stessa, con l'arrivo, tra prestiti, parametri 0 e acquisti, di ben 19 giocatori, di cui 6 oggi non fanno più parte della squadra e altri 9 che, tra infortuni e ruoli da comprimari già delineati ad agosto, non trovano molto spazio e non sono un punto centrale del progetto Genoa. Progetto che per ora sta miseramente fallendo con un terzultimo posto che non piace a nessuno, con sole 3 vittorie, una vena realizzativa molto scarsa che, insieme alla peggior difesa del campionato, fa da cornice alla situazione del Genoa fino a fine dicembre, quando viene ufficializzato l'arrivo in panchina di Davide Nicola.

Nicola è un allenatore che di imprese ne ha già compiute, la più fresca nella memoria di tutti è la salvezza ottenuta in extremis all'ultima giornata quando allenava il Crotone, ricordata anche per aver mantenuto la promessa di un "giro" in bici, dalla Calabria a Torino, passando dalle principali città della sua carriera sia da giocatore sia da allenatore.
Il mister di Luserna San Giovanni già in passato aveva difeso i colori Rossoblu e viene visto dai tifosi come l'uomo perfetto per poter salvare il Genoa e lui si presenta subito al Ferraris battendo il Sassuolo per 2 - 1, con una prova abbastanza convincente da parte di tutta la squadra, nella quale, però, si evidenziano ancora delle difficoltà, anche a livello numerico e qui entra in gioco Preziosi.

Nicola dispone la squadra in campo con un 3-5-2 e visto che le uniche alternative a Romero, Criscito e Biraschi erano Goldaniga ed El Yamiq, entrambi fuori dal progetto e il secondo finito in prestito al Real Zaragoza, a cui si aggiungerebbe anche Cristian Zapata, attualmente ai box per un infortunio, dal mercato arrivano due rinforzi d'esperienza, il primo è un veterano della serie A, si tratta di Andrea Masiello, subito titolare contro l'Atalanta e l'altro giocatore è l'ex capitano del Lille, Adama Soumaoro, che vanta anche qualche presenza in Champions League.
In porta Radu aveva convinto nella prima parte di stagione, ma nonostante tutto, viene ripreso in prestito dalla Juventus, Mattia Perin, che da subito dimostra la sua voglia di rilanciarsi in vista dell'europeo sfoderando parate da campione, però il suo arrivo e il comportamento della dirigenza del Grifone nei confronti di Radu, lo portano, in accordo con l'Inter, proprietaria del cartellino, ad accettare la proposta del Parma per sopperire all'infortunio di Sepe. Nella prima gara col sassuolo Nicola gira un po' tutti i centrocampisti fino a trovare l'assetto perfetto con il rinato Schone, Behrami e Sturaro titolari quasi inamovibili e Cassata, Radovanovic e Jagiello come alternative.

In attacco, però, avviene la vera rivoluzione, sia dal mercato, sia dai giocatori impiegati in campo. Sanabria ha già trovato la via del gol per due volte dall'arrivo di Nicola in panchina, ma comunque non ha il posto assicurato, così come non ce l'hanno nemmeno Pinamonti, la cui gestione del cartellino da parte di Genoa ed Inter ha lasciato molte perplessità ma sembra che si stia ritrovando, l'eterno Pandev e il classe 1997 Andre Favilli, aspettando la perfetta forma fisica di Mattia Destro, anche se sembra essere destinato al ruolo di riserva, ma soprattutto di quello che potrebbe essere il vero colpo di mercato di Preziosi, Iago Falque, preso dopo 6 mesi quasi di inattività dal Torino, nella speranza che possa tornare quello che fece 13 gol 5 anni fa con la maglia proprio del Genoa, non ripetutosi a Roma ma ritrovatosi a Torino.

Davanti a noi abbiamo ancora 16 giornate, nelle quali vedremo se il Genoa riuscirà a salvarsi, magari anche giocando un calcio divertente, oppure sarà costretto a fare ritorno nella serie cadetta a distanza di 14 anni dall'ultima apparizione.