C’è un’epidemia di presunzione in quel di TO.

Andrea Agnelli: l’agente poco segreto doppia A e’ il presidente e anche il primo responsabile di un disastro. La convinzione di essere infallibile e di avere la squadra piu’ forte lo hanno spinto a una decisione berlusconiana. Una decisione che ha messo sulla panchina un ex giocatore, che tanto ex non si sente, con zero esperienza. Pochi giorni prima il Maestrino si era accomodato felice alla guida dell’Under23. Ma quella in questione e’ l’ultima di una serie. Ha prima allontanato Marotta, colpevole di essere contro l’operazione CR7 o forse della sua vicinanza al cugino col grano. Occhio di Falco non sara’ Flash, ma non e’ neanche Topo Gigio. Al suo posto mette il vice, il braccio mesto, uno che ne sa di giocatori, ma non di trattative. Il capolavoro e’ l’aver impedito il ritorno al grande ex Capello Furioso da Lecce, motivi personali: “Conte e’ permaloso”. La storia di un grande amore finito a stracci in faccia culminati con la sceneggiata del doppio confronto di Poppa. L’ erede degli ovini piu’ famosi d’ Italia lo regala agli odiati avversari, sapendo dove sarebbe andato.

Nedved: blind fury e’ stato un grande giocatore, ma da dirigente cosa ha fatto? Ancora non si sa cosa faccia. Ha sempre un ottimo destro, vedi cartelloni pubblicitari dello Stadium. Il vicepresidente e’ per lo piu’ un ruolo di rappresentanza, lui vai ai sorteggi di Champions infatti, si frega le mani e poi la Juve viene buttata fuori.

Peratici: detto PERA. E’ uno scout promosso a capo del Football. Legittime le sua ambizioni, meno ortodosso fare fuori il tuo mentore per mettersi al suo posto senza averne le capacita’. L’attuale centrocampo della Juve l’ha costruito lui, il centrocampo piu’ scarso che si potesse immaginare. Mr #apostocosi’.

Pirlo: Un vero Maestro… di Presunzione. Non hai esperienza? Non sai comunicare? Sei uno snob che non ha rispetto per molti giocatori (il primo e’ Dybala)? Ti offrono la Juve? Non ci pensi un momento, non solo. Mentre un suo illustre predecessore domatore ci mise quasi un anno per cambiare la formazione del precedente allenatore, lui parte subito con le sue idee bagnate, liquidissime: costruzione dal basso, difesa alta, pressing. Tutto bello alla Play. Er Caccola l’anno prima chiedeva piu’ o meno lo stesso ed aveva provocato una crisi di rigetto.

Chellini: un ex giocatore non per mancanza di qualità, ma per mancanza del fisico e vista l’eta’ non c’e’ da sorprendersi. Difende il Muto, ma lo fa perche’ crede nel suo “progetto” o perché legati da eterna fratellanza?

Ronaldo: lungi da me pensare che sia la causa dei problemi. Certo e’ che su punizione non ne becca una (a parte la barriera) e contro il Porto non e’ entrato in campo. E se il tuo giocatore top fa flop nella gare piu’ importante non puo’ essere casuale.

La storia recente della Juve e’ diventata piu’ simile a un dramma di Shakespeare. Ci si scambiano le mogli (sembrano una merce rara in quel di TO), si promuovono gli amici. Ma soprattutto non si impara dagli errori. Piu’ presunzione di questa…