Qualora non fosse chiaro mi schiero in toto con Gonzalo Higuain, ora massacrato dai media e ridimensionato da gran parte del tifo senza alcuna logica. Lo faccio perché innanzitutto non ha insultato nessuno, perché chi non sbrocca mai scagli la prima pietra e, soprattutto, perché la sua ira sulla mancanza totale di schemi d’attacco nel Milan, non solo è sacrosanta, ma è quotidianamente condannata da tifosi ed addetti ai lavori!

Trovo inoltre stucchevole oltre che assurdo, scoprire oggi col pallottoliere alla mano che il fuoriclasse argentino costa una fucilata: lo sapevamo anche a giugno quindi non facciamo ridere i polli! Se la società sta davvero facendo questi conti significa che quattro mesi fa se li è dimenticati e, quel che è peggio, significa che i fuoriclasse non sono nelle corde nemmeno della gestione attuale.

Quindi sarebbe cosa gradita, oltre che atto di rispetto nei confronti dei tifosi, che il presidente Scaroni chiarisse questi aspetti: lo sarebbe a maggior ragione dopo la sorprendente dichiarazione, in negativo, rilasciata pochi giorni fa ad un noto quotidiano, secondo la quale nel business plan del Milan di quest’anno non rientra la qualificazione alla Champions.

Gl’indizi cominciano ad essere molti; oltre a quelli sopra citati, che basterebbero ed avanzerebbero, vanno aggiunti una sessione di mercato, diciamolo, disastrosa come e peggio di quelle imbastite sia da Lì sia dall’ultimo Berlusconi.
L’acquisto di Ibra, sia chiaro, mi galvanizza, ma è figlio di un rattoppo clamoroso, a sua volta figlio della consapevolezza della povertà tecnica ed in termini di mentalità della squadra.

Quindi, caro Presidente, giusto per evitare di essere etichettato come una riedizione del Berlusconi in fase calante, sarebbe l’ora di presentarsi ai microfoni con dichiarazioni ben più concrete ed esaurienti su ciò che il Milan aspira a diventare.