Vi riporto due situazioni che hanno fatto crescere il mio sdegno e che riguardano due ragazzi usciti dalla categoria Allievi e in procinto di passare alla categoria Juniores firmando il cartellino con vincolo pluriennale. Per chi non lo sapesse il premio di preparazione scatta nel momento in cui il ragazzo firma questa tipologia di cartellino e va a corrispondere una cifra stabilita per le società con le quali ha militato negli ultimi 3 anni. 

Una società da un anno all’altro decide di non iscrivere più le categorie dai Giovanissimi alla Juniores (la prima squadra era già mancante) libera tutti i giocatori tenendo solo i primi calci. Un ragazzo del ‘98 viene da noi, non avendo più possibilità di continuare con tale società, non per suo volere, con la voglia di  giocare trovando la nostra piena disponibilità. Al termine della stagione ecco la sorpresa, tale società ci recapita la richiesta del premio preparazione con una cifra molto vicina ai mille euro, e che logicamente siamo stati costretti a corrispondere per evitare sanzioni.

Il secondo caso risale a pochi giorni fa. Ricevo una chiamata da un ragazzo del 2000 che, vedendo l’inizio della preparazione calcistica senza ricevere chiamate dalla società di appartenenza capisce di non essere stato riconfermato , chiede di poter continuare con noi. Per non incorrere nei soliti problemi suggeriamo di contattare la società e capire quale fosse la strada da percorrere. La risposta è stata chiara, la squadra è al completo, perciò o fai chiamare la società dove andrai a giocare per accordarci sul premio preparazione o… la frase la continuerò io, o... lo paghi tu o smetti.

Ora vi domando: è questa l’idea e lo spirito con cui la Federazione ha pensato a questa norma? Forse  non si rende conto che ci sono realtà dove 1000 euro annui fanno la differenza, che restano in vita con mille sacrifici per non far perdere un punto di riferimento a interi quartieri e ragazzi che sognano ancora di giocare a calcio? Non ci siamo stancati di ragazzi che costretti a smettere si ritrovano in giro per le strade senza meta? 

Questo è solo il pensiero di un ragazzo che come molti altri AMA questo sport soprattutto a livelli giovanili e che man mano lo sta vedendo morire.