Voglio dire la mia sul giovane Charles. La rassegna infinita di articoli e commenti che si sono sprecati sul suo conto, rasentano l'accanimento... quello che non ha nulla di terapeutico... per nessuno! Senza dover ripercorrere tutte le tappe della trattativa dell'estate scorsa, si deve partire da un presupposto fondamentale e sul quale non accetto che vi siano voci o pareri discordanti: Il prezzo del cartellino è stato stabilito tra domanda e offerta dai due club Bruges e AcMilan. È bene ribadirlo perché quei 35 milioni NON POSSONO NÉ DEVONO essere addossati alla responsabilità di un ragazzo di 20 anni, che gioca da protagonista le sue prime stagioni in un campionato mediocre come quello belga... ed eccelle... e che impressiona in modo positivo nelle sue prime uscite europee. É bene ribadirlo perché quel "non li vale", "é un flop" eccetera, nascono prevalentemente da questa incauta modalità di etichettatura: Pagato tot, non lo dimostra, fallimento. Oggi però lo abbiamo davanti agli occhi, quale sia il mercato dei giovani, giusto? Quando in un Rennes, in un Salisburg, in un Braga o in una delle Dinamo di qualche squadra dell'Est, vengono approcciati procuratori e società che hanno il cartellino, siamo già di partenza a 20 milioni più commissioni varie. Se per esempio paragoniamo anche le difficoltà di acquisto di un Reijnders con l'AZ Alkmaar o delle sparate del Villarreal per Chukweze (che potrebbe liberarsi a gennaio a zero!) ci rendiamo benissimo conto che la vorace furbizia sta in chi vende il giocatore. Ma la necessità di chiudere o la facoltà di andare altrove sta in chi acquista. Questo per sottolineare che l'operazione finale su CDK, qualora fosse un fallimento, lo sarebbe prima per il Milan che non per il giocatore; il giocatore da 21 anni va a 22 e avrà sempre un curriculum che gli consentirà di ricostruire la propria carriera; del resto mica si saranno sbagliati tutti?! Il Milan del fallimento su CDK, va inteso come chi lo ha osservato e segnalato, chi ha portato avanti pervicacemente una trattativa che si è dimostrata "non trattabile" e infine chi ha avallato l'acquisto per 'culpa in eligendo' o 'in vigilando'. Per altro sono o non sono gli stessi che hanno portato Origi, Adli, Vranckx, Dest? 35 milioni sono l'azzardo di una campagna acquisti ristagnata ed esplosa in mano dopo le lungaggini della definizione dei direttori tecnici e sportivi (e ora sappiamo che è un parto nato malissimo e conclusosi peggio) e il saluto a due obiettivi dichiarati con sorrisi ed ammiccamenti come Botman e Sanches. Oggi in fondo quasi ringraziamo di averla scampata con quei due; oppure possiamo anche dire "dalla padella alla brace" perché tutti i nomi, arrivati o no, hanno fatto una stagione da brividi... la "selezione 22/23" sarebbe stata pessima comunque. Veniamo al nostro ragazzo di 21 anni, trapiantato da un calcio di serie minore, fatto di divertimento, spensieratezza e difese ballerine ad un complesso e stressante ambiente di primo livello con allenamenti tattici e celebrali, di incasellamento e dettami spesso rigorosi. Fatti poi emozionalmente di panchine e tribune e poi di esordi con 72000 persone ad applaudire o fischiare. Su questo ultimo punto apro e chiudo subito la parentesi perché se fuori dallo stadio ognuno ha potuto dire la sua sul belga ed il suo basso rendimento, in Sansiro, come fosse un unico grande abbraccio, per Charles ci sono stati solo appalusi di incoraggiamento sempre, dalla prima fino alla sua ultima apparizione. Grande tifo quello rossonero! Il nostro Pioli invece lo conosciamo e sappiamo che l'epiteto di "talebano" per lui è un complimento. Purtroppo sembra che tutti siano uguali, basta pagarli, ma invece l'età conta tantissimo nella formazione di un uomo giovanissimo, giocatore in erba, e l'approccio alla cultura del lavoro, sulla quale nessuno dubita per il nostro ragazzo, non è pari all'approccio umano e ambientale. Ci sono sensibilità differenti e già la fisiognomica del nostro belga fa intendere che sia uno che non morde ma che ha necessità di venire accompagnato verso la maturità. Poi c'è un problema ancora più determinante nella carriera di un giovane giocatore: la collocazione. E qui CDK ancora una volta è più vittima che carnefice. Lo abbiamo visto fare e sbagliare di tutto. Le proprietà tecniche individuali nettamente sopra la media, sono vanificate dal senso di spaesamento, dal continuo inseguire una posizione in campo, perennemente spalle alla porta, perennemente nel traffico di centrocampo arcigni ed aggressivi come tipico in Italia. Gli ingredienti per farlo deprimere e spegnere ci sono tutti. Il tam tam mediatico sul suo "ultimo tentativo" "ultima chance" come volete siano percepiti? Mancanza di personalità potete dire, ma io rispondo che la personalità a 21 anni, se non la si ha, la si crea 'in laboratorio', come un mancino che sa giocare solo di sinistro, con allenamento saprà anche usare il destro. Noi con lui è evidente che abbiamo sbagliato qualcosa. Dire ad un giocatore di talento che non è adatto al calcio italiano è pura eresia. Ora siamo già al valutare la vendita senza creare minusvalenze e altre amenità... Ragazzi miei, volete vedere che se facciamo questo errore ci ritroviamo ad ammirare un grande giocatore altrove? Henry, Evra, Vieira, Aubameyang, Berkamp, Davids... Quanti nomi di giovanissimi sfuggiti dalle mani qui in Italia per impazienza o per cattiva collocazione tattica. Nel 4231 è possibile che un suo utile contributo fosse molto poco probabile, proprio per ciò che ho accennato prima. Ma in un possibile 433 io nel centrocampo con Loftus-Cheek e Reijnders, lì sulla destra a dettare passaggi filtranti per la corsa dei tre davanti o a lottare per recuperare palloni, per me è una cosa assolutamente da provare. Poi spero davvero, da parte sua, che arrivi a Milanello con quella espressione che Pioli ha visto in Leao e Tonali, il giorno in cui questi due sono sbocciati da anatroccoli a cigni, dopo un percorso di approccio al Milan, che è stato né più né meno quello di CDK... Con 35 milioni in meno sul groppone però...
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