Era il lontano 1974, quando il cantante Riccardo Cocciante cantava bella senz'anima.
Mai si sarebbe potuto immaginare che questa sua canzone a distanza di ben 45 anni sarebbe stata cosi' attuale per il Milan di Giampaolo.
Sì, perche', cari tifosi rossoneri, lasciatemelo dire, questo povero diavolo che pena mi fa!

La squadra di Giampaolo, non ha un'anima, e in modo particolare, quella del derby. Un derby, e' una gara a se', poco contano le individualita', e' l'insieme che, preso dalle emozioni che un derby suscita e spinto dalla forza dei tifosi, mette in campo orgoglio e volonta'.
Questo Milan di orgoglio e volontà neanche ne ha sentito l'odore e deve ringraziare l'unico suo uomo che ci ha messo tutto l'impegno se le cose non sono andate anche peggio, il grande Gigi Donnarumma.
Il male piu' grosso della squadra e' il tecnico, Giampaolo, infatti, sembra non avere stima e rispetto per i suoi uomini.
Quando parla della sua squadra, nelle sue parole si legge una certa rassegnazione. Sembra quasi voler dire: 'Con quello che ho a disposizione non posso offrire che questo gioco'.

Caro Giampaolo, mi consenta, volendo usare un modo di dire, usato da un grande tifoso, prima ancora che un grande presidente, sa molto spesso, ma non si sta comportando da professionista serio in questo momento. Non si puo' iniziare una stagione in questo modo. Aveva l'obbligo e il dovere di comunicare le sue sensazioni sulla squadra che la dirigenza stava creando e se l'ha fatto senza avere risposte, avrebbe dovuto lasciare prima che il campionato iniziasse.

Una squadra del calibro del Milan, non puo' presentarsi ai propri tifosi in questo modo. Nella gara del derby se al posto dell' Inter ci fosse stata una squadra di serie D, avrebbe vinto comunque. E' lampante il fatto che i suoi uomini non hanno stimoli, non hanno un' idea di gioco da seguire, scendono in campo con la paura di sbagliare, perche' e' il tecnico a non infondere in loro stima e coraggio.

L'Inter, che per carita' di Dio e' pur sempre un'ottima squadra, nella gara del derby ha fatto la parte del leone con l' agnellino da sacrificare. E' bastato poco a Conte e ai suoi distruggerla, mi hanno dato l' idea che avessero la gara in mano prima ancora di scendere in campo. Questo povero diavolo manca di carattere ed entusiasmo. Solitamente, quando su una panchina arriva un nuovo tecnico, porta con sé, oltre a nuove idee di gioco, un grande entusiasmo, io, sinceramente, questo entusiasmo non l'ho mai visto.

Penso che per il bene della squadra e, soprattutto, per rispetto ai tifosi, si debba rimboccare le maniche, raschiare il fondo e trovare le giuste motivazioni per ridare a questa squadra dignita'.
Questo e' quello che farebbe un professionista vero, serio e rispettoso di certi valori e della storia di una societa' calcistica.